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Rappresentazioni dell'Arcangelo nelle varie epoche

Da L'Arcangelo Virtuale.

3. Iconografia e Arte Sacra

3.1 Rappresentazioni dell’Arcangelo nelle varie epoche

3.1.1 – Le prime raffigurazioni paleocristiane

• Affreschi e graffiti nelle catacombe

Le catacombe romane, come quelle di Priscilla e dei Santi Marcellino e Pietro, conservano alcune delle più antiche testimonianze artistiche del cristianesimo primitivo. Sebbene le rappresentazioni dirette di San Michele Arcangelo siano rare in questo contesto, l'arte paleocristiana utilizza simboli e figure che prefigurano la sua iconografia. Ad esempio, la figura del Buon Pastore, frequentemente raffigurata, simboleggia la guida e la protezione divine, attributi che saranno successivamente associati a San Michele .

Inoltre, i graffiti presenti nelle catacombe offrono preziose informazioni sulle pratiche religiose e sulle devozioni dei primi cristiani. Questi segni incisi sulle pareti, spesso accompagnati da simboli cristiani come la croce o il pesce, testimoniano la venerazione per figure angeliche e santi, tra cui l'Arcangelo Michele .

Simbolismo dell’Arcangelo come custode e psicopompo

Nell'arte paleocristiana, l'Arcangelo Michele è spesso rappresentato come psicopompo, ovvero guida delle anime dei defunti verso l'aldilà. Questa funzione è evidenziata in scene che lo raffigurano con una bilancia, strumento utilizzato per pesare le anime durante il Giudizio Universale. Tali rappresentazioni sottolineano il ruolo di San Michele come intermediario tra il mondo terreno e quello celeste, evidenziando la sua importanza nella salvezza delle anime .

Prime rappresentazioni armate

Le prime immagini di San Michele come guerriero celeste emergono nell'arte bizantina e altomedievale. In queste rappresentazioni, l'Arcangelo è raffigurato con armatura, spada e scudo, simboleggiando la sua funzione di difensore della fede e combattente contro le forze del male.

Questa iconografia si sviluppa ulteriormente nel periodo romanico, dove San Michele è spesso rappresentato nell'atto di sconfiggere il drago, simbolo del demonio, consolidando la sua immagine di protettore e giustiziere divino .

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Immagini

• San Michele psicopompo

• Affresco di San Michele Arcangelo

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• Iconografia di San Michele Arcangelo

Fonti e riferimenti

• "The Paleochristian Art of the Roman Catacombs" – Liturgical Arts Journal. (liturgicalartsjournal.com)

• "MICHELE Arcangelo, santo" – Enciclopedia dell'Arte Medievale, Treccani. (treccani.it)

• "I graffiti come fonte per la storia delle pratiche religiose medievali" – Università Ca' Foscari Venezia. (iris.unive.it)Liturgical Arts JournalTreccaniIris+1

3.1.2 – Iconografia bizantina (V–XII secolo)

• L’Arcangelo come dignitario imperiale

Nell'arte bizantina, San Michele Arcangelo è frequentemente raffigurato con le vesti di un dignitario di corte, indossando il loros, una lunga stola ricamata simbolo del potere imperiale. Questa iconografia sottolinea il suo ruolo di alto ufficiale celeste e protettore dell'Impero. Un esempio significativo è il Dittico dell'Arcangelo, un pannello in avorio del VI secolo conservato al British Museum, che mostra Michele con uno scettro e un globo crucigero, attributi del potere imperiale .

Canoni iconografici e simbologia celeste

L'iconografia bizantina di San Michele segue canoni stilistici precisi: frontalità, ieraticità, assenza di prospettiva e sfondi dorati che simboleggiano la luce divina. Spesso, l'Arcangelo è rappresentato con una sfera trasparente nelle mani, simbolo di lungimiranza e potere divino . Altri attributi comuni includono le ali spiegate, la lancia e la bilancia, quest'ultima associata al suo ruolo nel Giudizio Universale.

Mosaici e icone su fondo oro

I mosaici bizantini su fondo oro sono tra le espressioni più elevate dell'arte sacra dell'epoca. Un esempio emblematico è il mosaico dell'arco trionfale della Basilica di Sant'Apollinare in Classe a Ravenna (ca. 549), dove San Michele è raffigurato accanto a Gabriele, entrambi in abiti cerimoniali . Altri esempi notevoli si trovano nella Basilica di Santa Eufrasiana a Parenzo e nella Chiesa di San Michele in Africisco a Ravenna, dove l'uso dell'oro e la raffinatezza dei dettagli conferiscono alle figure un'aura di maestà e trascendenza.

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• Icona bizantina di San Michele Arcangelo

• Mosaico di San Michele in abiti imperiali

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• Iconografia bizantina di San Michele Arcangelo

Fonti e riferimenti

 • "Le immagini di San Michele nel mondo Bizantino" – Cammino di San Michele. (camminodisanmichele.org)

• "San Michele arcangelo" – Cathopedia. (cathopedia.org)

• "Dittico dell'Arcangelo" – Wikipedia. (it.wikipedia.org)

• "San Michele Arcangelo ed Archistratega e le Milizie Celesti" – Parrocchia Ucraina a Roma. (ukr-parafia-roma.it )

3.1.3 – Rappresentazioni altomedievali in Occidente

• Miniature carolinge e ottoniane

Durante il periodo carolingio (VIII–IX secolo), l'arte miniata rifletteva l'autorità imperiale e la sacralità del potere. San Michele Arcangelo veniva spesso rappresentato in abiti cerimoniali, con attributi come la spada e la bilancia, simboli del suo ruolo di difensore della fede e giudice delle anime. Le miniature ottoniane (X–XI secolo) continuarono questa tradizione, enfatizzando la maestosità e la funzione celeste dell'Arcangelo, spesso raffigurato in scene di combattimento contro il male o in atti di protezione verso i fedeli.

L’Arcangelo come cavaliere e difensore della Chiesa

Con l'evoluzione dell'iconografia altomedievale, San Michele assunse l'aspetto di un cavaliere armato, simbolo della lotta tra il bene e il male. Questa rappresentazione lo mostrava in armatura, spesso a cavallo, nell'atto di sconfiggere il drago o Satana, rafforzando la sua immagine di protettore della Chiesa e dei suoi fedeli. Tale iconografia si diffuse ampiamente, influenzando l'arte sacra e la devozione popolare in tutta l'Europa occidentale.

Influenza del culto longobardo

I Longobardi, dopo la loro conversione al cattolicesimo, adottarono San Michele come patrono, associando le sue virtù guerriere a quelle del dio germanico Odino. Il santuario di Monte Sant'Angelo sul Gargano divenne un centro nevralgico del culto micaelico, promosso dai sovrani longobardi come Cuniperto, che ne fece un simbolo dell'identità nazionale. L'iconografia dell'Arcangelo si diffuse attraverso monete, architetture e opere d'arte, consolidando la sua figura di protettore e guida spirituale del popolo longobardo.

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• San Michele Arcangelo cavaliere dell'apocalisse

• Mosaico del Santuario di San Michele Arcangelo

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• Iconografia di San Michele Arcangelo

Fonti e riferimenti

• "Culto micaelico presso i Longobardi" – Wikipedia. (it.wikipedia.org)

• "San Michele cavaliere. Nel Medioevo il suo culto giunse fino in Africa e fu una difesa per le donne" – Il Timone. (iltimone.org)

• "Il culto di San Michele a Salerno" – Comune di Salerno. (comune.salerno.it) federarcheo.it+3Wikipedia+3Historia Dauna+3Il Timonecomune.salerno.it

 3.1.4 – L’arte romanica e gotica

• Michele nella scena del Giudizio Universale

Durante il periodo romanico e gotico, l'Arcangelo Michele assume un ruolo centrale nelle rappresentazioni del Giudizio Universale, raffigurato come il pesatore delle anime e il difensore della giustizia divina. Un esempio emblematico è il timpano della Cattedrale di Autun, scolpito da Gislebertus tra il 1135 e il 1140, dove Michele è rappresentato nell'atto di pesare le anime, contrastato da un demone che tenta di influenzare la bilancia.  

Un altro esempio significativo si trova nella Basilica di San Michele a Oleggio, dove un affresco romanico raffigura l'Arcangelo con spada e bilancia, simboli del suo ruolo nel giudizio.

Il tema della psicostasia (pesatura delle anime)

La psicostasia, ovvero la pesatura delle anime, è un tema ricorrente nell'arte medievale, con San Michele spesso rappresentato nell'atto di pesare le anime dei defunti per determinarne la destinazione eterna. Un esempio notevole è l'affresco nella chiesa di San Nicolò a Jesi, dove Michele è raffigurato con la bilancia, mentre un demone tenta di alterare il giudizio.

Un'altra rappresentazione si trova nella Pieve di Cabriolo, dove un affresco mostra l'Arcangelo nell'atto di pesare le anime, sottolineando il suo ruolo di giudice e guida delle anime.

Sculture nei portali delle cattedrali

Le sculture dei portali delle cattedrali romaniche e gotiche spesso raffigurano San Michele in scene di giudizio o di lotta contro il male. Un esempio significativo è il Portale dello Zodiaco della Sacra di San Michele in Piemonte, dove l'Arcangelo è scolpito in rilievo, circondato da simboli zodiacali e figure allegoriche.

Un altro esempio si trova nella Cattedrale di San Michele Arcangelo a Casertavecchia, dove il portale centrale è decorato con sculture raffiguranti animali fantastici e simboli del peccato, con l'Arcangelo Michele rappresentato come difensore della fede.

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• IL GIUDIZIO FINALE NELL’ARTE CRISTIANA Diocesi di Pistoia

• Affresco della psicostasia – Chiesa di San Nicolò a Jesi Mediterraneo Antico

• Portale dello Zodiaco – Sacra di San Michele Piemonteis

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• Il Giudizio Universale nell'arte

Fonti e riferimenti

• "Il giudizio finale nell'arte cristiana" – Diocesi di Pistoia.

• "Un'insolita psicostasia scoperta nella chiesa di San Nicolò a Jesi" – Mediterraneo Antico.

 • "L'Arcangelo Michele e la psicostasi" – Sulle Orme di San Michele.

• "Caserta Vecchia e la cattedrale di San Michele Arcangelo" – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Diocesi PistoiaMediterraneoAntico+1Academia+1Sulle orme di San Michele

3.1.5 – Rinascimento e Manierismo

• Umanizzazione della figura dell’Arcangelo

Nel Rinascimento, l'iconografia di San Michele Arcangelo si evolve verso una rappresentazione più umana e idealizzata. L'Arcangelo viene raffigurato con tratti armoniosi e proporzioni classiche, incarnando la bellezza e la perfezione dell'uomo rinascimentale. Questa trasformazione riflette l'influenza dell'umanesimo, che pone l'accento sulla dignità e sulla centralità dell'essere umano. San Michele assume così un aspetto più vicino all'uomo, pur mantenendo la sua maestosità e il suo ruolo di difensore del bene.

Le grandi pale d’altare

Durante il Rinascimento, numerosi artisti realizzano opere raffiguranti San Michele, tra cui:

• Pietro Perugino: nella "Pala di Vallombrosa", San Michele è rappresentato con eleganza e serenità, evidenziando l'influenza dell'ideale classico.

• Raffaello Sanzio: nel dipinto "San Michele sconfigge Satana" (1518), conservato al Louvre, l'Arcangelo è raffigurato in una posa dinamica, con una composizione equilibrata che unisce forza e grazia.

• Dosso Dossi: nell'opera "San Michele Arcangelo combatte il demonio e la Vergine Assunta tra angeli" (1533-1534), esposta alla Galleria Nazionale di Parma, l'artista combina elementi celesti e terrestri, creando una scena ricca di simbolismo e movimento.  

Fusione tra idealizzazione classica e tensione spirituale

Nel periodo manierista, l'iconografia di San Michele si arricchisce di tensione emotiva e complessità compositiva. Gli artisti, pur mantenendo l'ideale di bellezza classica, introducono elementi di drammaticità e movimento, riflettendo le inquietudini spirituali del tempo. Le figure diventano più allungate e le composizioni più complesse, evidenziando la lotta tra il bene e il male non solo come battaglia fisica, ma anche come conflitto interiore.

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• San Michele Arcangelo – Pietro Perugino

• San Michele sconfigge Satana – Raffaello Sanzio

• San Michele Arcangelo combatte il demonio – Dosso Dossi

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• San Michele Arcangelo nell'arte rinascimentale

Fonti e riferimenti

• "San Michele Arcangelo combatte il demonio e la Vergine Assunta tra angeli" – Artsupp.

 • "Arcangelo Michele nell'Umanesimo e Rinascimento" – Cammino di San Michele. Artsuppcamminodisanmichele.org

3.1.6 – Barocco e Controriforma

Drammaticità e teatralità della lotta col demonio

Nel periodo barocco, l'iconografia di San Michele Arcangelo si arricchisce di elementi drammatici e teatrali, in linea con gli obiettivi della Controriforma di coinvolgere emotivamente i fedeli. Le rappresentazioni dell'Arcangelo che sconfigge il demonio sono caratterizzate da composizioni dinamiche, contrasti di luce e ombra e un'intensa espressività. Un esempio emblematico è il dipinto di Guido Reni "San Michele Arcangelo" (1636), conservato nella Chiesa dei Cappuccini a Roma, dove l'Arcangelo è raffigurato nell'atto di schiacciare Satana con una posa solenne e maestosa. Altri artisti, come Luca Giordano e il Guercino, hanno contribuito a questa iconografia con opere che enfatizzano la vittoria del bene sul male attraverso scene di grande impatto visivo.

San Michele come difensore della fede cattolica

Durante la Controriforma, San Michele Arcangelo viene esaltato come simbolo della lotta contro l'eresia e difensore della fede cattolica. Le sue raffigurazioni assumono un significato propagandistico, volto a riaffermare l'autorità della Chiesa e la necessità di una guida spirituale forte. Le opere d'arte di questo periodo presentano l'Arcangelo in atteggiamenti trionfanti, spesso circondato da simboli della fede e della Chiesa, come la croce, la bilancia e la spada.

Chiese e cappelle dedicate in ambito urbano

Nel contesto urbano, numerose chiese e cappelle vengono dedicate a San Michele Arcangelo, riflettendo la sua importanza nel culto cattolico e nella vita quotidiana dei fedeli. Tra queste si segnalano:

• Chiesa di San Michele Arcangelo a Solofra (AV): un autentico gioiello del barocco irpino, con un soffitto ligneo a cassettoni decorato da 42 tele e ricchi rivestimenti aurei.  

• Chiesa di San Michele ad Alghero (SS): situata nel centro storico, presenta una facciata barocca e un interno riccamente decorato, con cappelle laterali ornate da stucchi e altari monumentali.  

• Chiesa di San Michele Arcangelo a Cagliari (CA): esempio significativo del barocco sardo, con una facciata imponente e un interno decorato con stucchi e affreschi.

• Chiesa di San Michele Arcangelo a Castiglione Messer Marino (CH): la chiesa parrocchiale del paese, con un interno a tre navate e decorazioni barocche, tra cui affreschi e sculture di artisti locali.  

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• San Michele Arcangelo – Guido Reni

• San Michele Arcangelo – Luca Giordano

• San Michele Arcangelo – Il Guercino

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San Michele Arcangelo nell'arte barocca

Fonti e riferimenti

• "Barocco e Controriforma: le chiese" – Marialuisa Barbuti. MarialuisaBarbuti

• "La pittura del '600 tra Controriforma e Barocco" – Enrico Maria Guzzo. Academia

• "Chiesa di San Michele Arcangelo a Solofra" – Sistema Irpinia. arpinoturismo.it+6Sistema Irpinia+6Wikipedia+6

• "Chiesa di San Michele ad Alghero" – Wikipedia. Wikipedia+2Wikipedia+2Estate in Sardegna+2

• "Chiesa di San Michele Arcangelo a Cagliari" – FAI. FAI

• "Chiesa di San Michele Arcangelo a Castiglione Messer Marino" – Wikipedia. Wikipedia

3.1.7 – Età moderna e contemporanea

• Nuove interpretazioni simboliche e stilistiche

Nel XX e XXI secolo, l'immagine di San Michele Arcangelo è stata reinterpretata da numerosi artisti contemporanei, che hanno fuso tradizione e innovazione. Un esempio significativo è il dipinto di Alessandro Siviglia, che raffigura l'Arcangelo con uno stile moderno e simbolico, enfatizzando la vittoria sul male attraverso un linguaggio visivo contemporaneo.

Allo stesso modo, il pittore Ricci, attivo nel XX secolo, ha rappresentato San Michele con tratti delicati e un'aura luminosa, mantenendo un forte legame con l'iconografia tradizionale ma introducendo una sensibilità moderna.

Riprese neogotiche e revival ottocenteschi

Il XIX secolo ha visto un revival dell'arte gotica, influenzando anche le rappresentazioni di San Michele. Un esempio è l'affresco in stile neogotico di San Michele, caratterizzato da linee eleganti e colori intensi, che richiamano l'estetica medievale.

In ambito architettonico, la Chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo a Poggio Renatico, edificata all'inizio del XX secolo, presenta uno stile neogotico con una facciata tripartita e un mosaico raffigurante Cristo benedicente, donato da papa Pio X.  

L’Arcangelo in arte sacra del XX–XXI secolo

L'arte sacra contemporanea continua a celebrare San Michele attraverso diverse forme espressive. Il Museo di Arte Sacra di San Michele Arcangelo a Busto Arsizio conserva opere pittoriche e oggetti liturgici dal XVI secolo in poi, inclusi affreschi e codici antichi, testimoniando la persistente devozione all'Arcangelo.

Inoltre, artisti contemporanei hanno esplorato nuove rappresentazioni dell'Arcangelo, come nel caso dell'icona russa del XX secolo, che mostra San Michele a cavallo, armato di spada e bilancia, simboli della giustizia divina.

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• San Michele Arcangelo – Ricci (XX secolo)

• San Michele Arcangelo – Alessandro Siviglia

• Icona russa di San Michele Arcangelo (XX secolo)

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• San Michele Arcangelo nell'arte contemporanea

Fonti e riferimenti

• "Arcangelo Michele – Dipinto sacro moderno" – Alessandro Siviglia. alessandrosiviglia.it+1alessandrosiviglia.it+1

• "Museo di Arte Sacra di San Michele Arcangelo" – Wikipedia. Wikipedia

• "Chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo" – Wikipedia. Wikipedia

3.1.8 – San Michele nelle arti minori

• Oreficeria, ex voto e oggetti devozionali

Il Museo Devozionale della Basilica di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo custodisce una ricca collezione di ex voto, tra cui tavolette dipinte, lamine d’argento e oggetti liturgici donati da pellegrini, papi e sovrani. Tra i pezzi più significativi spicca un'icona bizantina in rame dorato del VI-VII secolo, considerata una delle più antiche raffigurazioni dell’Arcangelo.

Monete, sigilli e medaglie

L'immagine di San Michele è stata frequentemente utilizzata nella monetazione longobarda. Il re Cuniperto (688–700) fu tra i primi a raffigurare l’Arcangelo sui tremissi aurei, segnando un'importante innovazione iconografica. Successivamente, principi come Sicone (817–832) e Adelchi (853–878) emisero denari d’argento con legende dedicate a San Michele, sottolineando il suo ruolo di protettore e simbolo di potere.  

Icone portatili e oggetti da viaggio

Le icone portatili di San Michele, spesso realizzate in legno e decorate con foglia oro, sono state create per accompagnare i fedeli nei loro viaggi, offrendo protezione spirituale. Esempi di queste icone, ispirate all'arte bizantina, sono disponibili presso negozi specializzati.

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Oreficeria, ex voto e oggetti devozionali Museo Devozionale della Basilica di San Michele Arcangelo

Il museo ospita una ricca collezione di ex voto, tra cui tavolette dipinte e oggetti liturgici, testimonianze della devozione popolare.

Santuario San Michele Monete, sigilli e medaglie

• Moneta commemorativa moderna di San Michele Arcangelo

Una moneta contemporanea che celebra l'iconografia tradizionale dell'Arcangelo.  Ma-Shops

Icone portatili e oggetti da viaggio

• Icona bizantina su legno di San Michele Arcangelo

Un'icona in stile bizantino dipinta a mano su legno, rappresentazione tradizionale dell'Arcangelo.

Semprini Arredi Sacri

• Icona russa del XIX secolo di San Michele Arcangelo

Un'icona russa del XIX secolo raffigurante l'Arcangelo Michele a cavallo, simbolo di giustizia divina.

Fonti e riferimenti

• Museo della Basilica di San Michele Arcangelo – Wikipedia

• Monetazione longobarda di Benevento – Wikipedia

 • Monetazione di Adelchi di Benevento – Wikipedia

• Icone di San Michele Arcangelo – Etsy Italia WikipediaMusei Reali+2Wikipedia+2Wikipedia+2WikipediaEtsy

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