7 Progetti di valorizzazione e ricerca
Il culto micaelico nell’Alto Casertano e nel Matese, così profondamente intrecciato alla storia, al paesaggio e alla spiritualità popolare, rappresenta un patrimonio culturale e religioso di grande valore. La sua valorizzazione non può prescindere dal coinvolgimento diretto delle comunità, da azioni educative diffuse, e dalla costruzione di una rete territoriale che tenga insieme memoria, spiritualità e innovazione.
Attività didattiche, parrocchiali e di comunità
Numerose iniziative locali hanno già mostrato come il culto dell’Arcangelo possa diventare
strumento educativo e partecipativo:
Progetti PCTO con scuole superiori del territorio (es. Piedimonte Matese, Alife) che includono mappature digitali, raccolte fotografiche e interviste sul culto di San Michele.
Laboratori di narrazione e disegno nelle scuole primarie, in cui bambini raccontano la figura di San Michele attraverso leggende, racconti orali e rappresentazioni grafiche.
Eventi parrocchiali (es. a Faicchio, Guardiaregia, Gioia Sannitica) con riscoperta di riti tradizionali, processioni “minori” e momenti di catechesi legati al valore della protezione angelica.
Giornate comunitarie nella grotta di San Michele, con celebrazioni, pulizie collettive, racconti pubblici e momenti di spiritualità in natura.
Collaborazioni con associazioni locali, università, diocesi
La valorizzazione del culto micaelico è già oggetto di collaborazioni interistituzionali e offre ampie possibilità di sviluppo:
Associazioni escursionistiche e culturali locali (es. Pro Loco Faicchio, CAI Matese, Cammini del Sannio) promuovono eventi di cammino, recupero sentieri e narrazioni legate all’Arcangelo.
Le diocesi di Alife-Caiazzo, Campobasso-Bojano e Telese-Cerreto possono sostenere iniziative diocesane integrate con la pastorale giovanile, familiare e vocazionale.
Università (es. Federico II, Unisannio, UNIMOL) mostrano interesse verso progetti di ricerca interdisciplinare (storia, geografia, antropologia religiosa).
Possibilità di accesso a bandi regionali, PNRR cultura e fondi europei per il turismo lento, la spiritualità e il patrimonio immateriale.
Idee per una rete micaelica del Matese
Per dare forma a un sistema unitario e duraturo, si propongono le seguenti azioni:
ù Creazione di una “Rete Micaelica del Matese”: un patto informale tra comuni, parrocchie, enti, associazioni per coordinare attività culturali, educative e spirituali.
ùRealizzazione di una mappa interattiva digitale con tutti i luoghi micaelici dell’area (grotte, edicole, chiese, sentieri), integrabile con una credenziale del pellegrino matesino.
ù Mostre tematiche itineranti (reali e digitali) con fotografie, ex voto, disegni scolastici, testimonianze orali.
Festival micaelico annuale del Matese: un evento culturale-spirituale con escursioni, laboratori, veglie, incontri tra comunità, esperti e camminatori.
Archivio wiki locale: creazione di pagine dedicate ai luoghi e alle tradizioni micaeliche del Matese all’interno del progetto più ampio dell’“Archivio della Memoria del Culto Micaelico”.
“Il culto micaelico può unire crinali e comunità, passato e futuro: basta riconoscerlo come linguaggio vivo, comune, e offrirgli uno spazio dove camminare ancora insieme.”