2.3 – Testi liturgici e preghiere
2.3.1 – Le antifone e gli inni micaelici
Origine e diffusione delle antifone liturgiche
Le antifone sono brevi canti liturgici, spesso tratti dai Salmi o da altri testi biblici, utilizzati nella liturgia cristiana come ritornelli. La loro origine risale alle pratiche liturgiche ebraiche, da cui i primi cristiani adottarono la tradizione del canto antifonale. Nel corso dei secoli, le antifone si sono diffuse ampiamente nella liturgia cristiana, assumendo un ruolo centrale nelle celebrazioni.
Inni latini (es. Te Splendor et Virtus Patris)
L'inno Te Splendor et Virtus Patris è un inno latino dedicato a San Michele Arcangelo. Il testo è attribuito a Rabano Mauro e fu successivamente rivisto da papa Urbano VIII nel 1632. Questo inno è tradizionalmente cantato ai Vespri e al Mattutino della festa di San Michele Arcangelo (29 settembre) nel Breviario Romano.
Presenza nei breviari e nel repertorio gregoriano
Le antifone e gli inni dedicati a San Michele, come Te Splendor et Virtus Patris, sono presenti in numerosi breviari e raccolte di canti gregoriani. Questi testi liturgici sono stati trascritti e conservati in manoscritti medievali, molti dei quali sono oggi digitalizzati e accessibili online. Il canto gregoriano ha svolto un ruolo fondamentale nella diffusione di queste composizioni, che continuano a essere eseguite nelle celebrazioni liturgiche.
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Immagini
• Partitura gregoriana di Te Splendor et Virtus Patris Partitura dell'inno gregoriano dedicato a San Michele Arcangelo.
• Pagina di un breviario medievale Esempio di breviario contenente inni e antifone liturgiche.
• Manoscritto miniato con antifone gregoriane Pagina decorata di un manoscritto medievale con notazione musicale.
Video
• Inno "Te Splendor et Virtus Patris" – Canto gregoriano Esecuzione dell'inno in stile gregoriano.
• Antifona gregoriana di San Michele Arcangelo Canto gregoriano dedicato a San Michele.
Fonti e riferimenti
• GregoBase – Te splendor et virtus
2.3.2 – Sequenze e tropari orientali
• Tropari e kondakion bizantini in onore di Michele
Nella tradizione liturgica bizantina, l'Arcangelo Michele è celebrato attraverso specifici inni liturgici, tra cui i tropari e i kondakion. Questi componimenti poetici e musicali sono parte integrante delle celebrazioni liturgiche e riflettono la venerazione profonda per l'Arcangelo come difensore della fede e guida delle schiere celesti.
Testi della tradizione siriaca e greco-ortodossa
La tradizione siriaca e greco-ortodossa ha prodotto numerosi testi liturgici dedicati a San Michele. Nella liturgia siriaca, ad esempio, l'Arcangelo è invocato come "capo delle schiere celesti" e "protettore dei fedeli". Questi testi, spesso poetici e ricchi di immagini simboliche, sono utilizzati nelle celebrazioni liturgiche e nelle preghiere personali.
Influenze su canti processionali e paraliturgici
I tropari e i kondakion dedicati a San Michele hanno influenzato anche i canti processionali e paraliturgici in diverse tradizioni cristiane. In alcune regioni, come la Calabria, si conservano canti tradizionali che, pur non facendo parte della liturgia ufficiale, riflettono la devozione popolare verso l'Arcangelo e sono eseguiti durante processioni e festività locali.
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Immagini
1. Icona bizantina di San Michele Arcangelo Raffigurazione tradizionale dell'Arcangelo secondo l'arte bizantina.
2. Manoscritto siriaco con testi liturgici Esempio di manoscritto contenente testi liturgici della tradizione siriaca.
3. Processione dedicata a San Michele Arcangelo Immagine di una processione tradizionale in onore dell'Arcangelo.
Video
1. Canti religiosi dei monaci ortodossi
Esecuzione di canti tradizionali della liturgia ortodossa.
Fonti e riferimenti
• Wikipedia – San Michele nella Chiesa cattolicaWikipedia
• Edizioni Lipa – La spiritualità nella tradizione siriacaedizionilipa.com
• Festival Internazionale di Musica Sacra – Canti paraliturgici calabresi
2.3.3 – La liturgia del 29 settembre (festa dei Santi Arcangeli)
Evoluzione storica della festa micaelica nella Chiesa cattolica
La festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele si celebra il 29 settembre. Originariamente, questa data commemorava la dedicazione di una basilica a San Michele sulla via Salaria a Roma. Con la riforma del calendario liturgico del 1969, le celebrazioni dei tre arcangeli sono state unificate in un'unica festa.
Lezioni, antifone, letture e collette della Messa e del breviario
La liturgia del 29 settembre include:
• Antifona d'ingresso: "Benedite il Signore, voi tutti suoi Angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti al suono della sua parola" (Sal 103,20).
• Colletta: "O Dio, che chiami gli Angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di salvezza, concedi a noi pellegrini sulla terra la protezione degli spiriti beati…"
• Letture:
Dal libro del profeta Daniele (Dn 7,9-10.13-14)
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo (Ap 12,7-12a)
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 1,47-51)
Salmo responsoriale: Salmo 137 (138)
Antifona alla comunione: "Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore, a te voglio cantare davanti agli Angeli" (Sal 138,1).
Elementi comparativi con le tradizioni ortodosse e anglicane
Tradizione ortodossa: La Chiesa ortodossa celebra la Sinassi degli Arcangeli il 21 novembre (8 novembre nel calendario giuliano).
Tradizione anglicana: La Chiesa anglicana celebra il 29 settembre come "Michaelmas", commemorando San Michele e tutti gli angeli.
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• "San Michele Arcangelo" di Guido Reni Rappresentazione classica dell'Arcangelo Michele.
• Icona ortodossa di San Michele Arcangelo Esempio di iconografia bizantina dell'Arcangelo.
• "San Michele Arcangelo sconfigge gli angeli ribelli" Opera d'arte raffigurante la vittoria di Michele sugli angeli ribelli.
Video
• "29 Settembre: San Michele, Gabriele e Raffaele, proteggetemi" Preghiera ai tre Santi Arcangeli.
Fonti e riferimenti
• Wikipedia – Festa di San MicheleWikipedia
• Maranatha – Liturgia dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e RaffaeleMaranatha+1
2.3.4 – Preghiere individuali e pratiche devozionali
Preghiera a San Michele di Leone XIII
La preghiera a San Michele Arcangelo, composta da Papa Leone XIII nel 1886, è una delle suppliche più potenti e popolari nella tradizione cattolica. Secondo la tradizione, il Papa ebbe una visione in cui vide il demonio cercare di distruggere la Chiesa, motivo per cui compose questa preghiera per invocare la protezione dell'Arcangelo. Il testo recita:
"San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; sii nostro aiuto contro la cattiveria e le insidie del demonio. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, Principe della milizia celeste, con la forza divina, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo per la perdizione delle anime. Amen."
Questa preghiera è stata recitata dopo la Messa fino al 1964 e continua a essere utilizzata da molti fedeli come protezione quotidiana.
Preghiere e novene a San Michele diffuse in Italia
In Italia, la devozione a San Michele è particolarmente sentita, con numerose preghiere e novene diffuse tra i fedeli. Una delle più note è la Novena a San Michele Arcangelo, praticata nella Basilica Santuario di Monte Sant'Angelo sul Gargano. Questa novena si recita dal 20 al 28 settembre e offre la possibilità di lucrare l'indulgenza quotidiana parziale di cinque anni e plenaria alla fine, secondo quanto stabilito dalla Sacra Penitenzieria Apostolica il 9 febbraio 1933.
Numerose pubblicazioni raccolgono queste preghiere, come il libro "PREGHIERE A SAN MICHELE PER LA PROTEZIONE CONTRO IL MALE" disponibile su Amazon, che offre una selezione di preghiere, suppliche, novene e benedizioni dedicate all'Arcangelo.
Benedizioni, esorcismi e rituali di protezione
San Michele è tradizionalmente invocato come protettore contro il male e le insidie del demonio. La sua figura è centrale nei riti di esorcismo della Chiesa cattolica. Il "De exorcismis et supplicationibus quibusdam", promulgato nel 1998, è il documento ufficiale che descrive il rito dell'esorcismo, sostituendo il precedente Rituale tridentino del 1614. In questo testo, la preghiera a San Michele di Papa Leone XIII è inclusa come potente supplica contro le forze del male.
Inoltre, esistono rituali di protezione che coinvolgono l'Arcangelo, come il "Gran Rituale di San Michele Arcangelo", utilizzato in pratiche devozionali per la purificazione e la protezione spirituale. Questi rituali, sebbene non ufficialmente riconosciuti dalla Chiesa, testimoniano la profonda devozione popolare verso San Michele come difensore contro il male.
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• Preghiera a San Michele Arcangelo di Papa Leone XIII Rappresentazione visiva della preghiera composta da Papa Leone XIII.
• Novena a San Michele Arcangelo Copertina di una pubblicazione dedicata alla novena in onore di San Michele.
• Gran Rituale di San Michele Arcangelo Immagine rappresentativa di un rituale devozionale dedicato all'Arcangelo.
Video
• Esorcismo e Preghiera a San Michele Arcangelo Video che presenta la preghiera a San Michele utilizzata nei riti di esorcismo.
• Novena a San Michele Arcangelo - 1° Giorno Primo giorno della novena in onore di San Michele.
Fonti e riferimenti
• Aleteia – L’originale preghiera di Leone XIII a San Michele Arcangelo
• Stella Matutina – Novena a San Michele Arcangelo
• Amazon – Preghiere a San Michele per la protezione contro il male
2.3.5 – Raccolte e manoscritti liturgici
Codici liturgici contenenti preghiere micaeliche
I manoscritti liturgici medievali rappresentano una fonte primaria per lo studio della devozione a San Michele Arcangelo. Tra questi, il Sacramentarium Gelasianum e l’Antiphonarium Romanum sono tra i più significativi:
• Sacramentarium Gelasianum: Considerato uno dei più antichi sacramentari della Chiesa latina, risalente all'VIII secolo. Contiene preghiere e formulari liturgici, inclusi quelli dedicati a San Michele. Una versione digitalizzata è disponibile presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.
• Antiphonarium Romanum: Raccolta di antifone e canti liturgici utilizzati nella liturgia delle Ore. Include numerosi brani in onore di San Michele. Una copia digitalizzata è accessibile attraverso la Bayerische Staatsbibliothek.
Esemplari noti
Oltre ai codici sopra menzionati, altri manoscritti liturgici di rilievo includono:
• Codice Rustici: Manoscritto miniato del XV secolo che raffigura San Michele in diverse scene.
• Missale et Horae ad usum Fratrum Minorum: Manoscritto francescano del XIV secolo contenente messe e ore liturgiche dedicate a vari santi, incluso San Michele.
Digitalizzazioni e progetti di studio
Numerose istituzioni hanno avviato progetti di digitalizzazione e restauro di manoscritti liturgici:
• Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna: Ha intrapreso un progetto di restauro e digitalizzazione di cinque manoscritti liturgici miniati, tra cui un salterio-innario olivetano proveniente da San Michele in Bosco.
• Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale – Digital Library: Con sede a Roma, coordina la digitalizzazione di numerosi manoscritti liturgici italiani, rendendoli accessibili online.
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• Sacramentarium Gelasianum Manoscritto dell'VIII secolo con preghiere liturgiche.
• Antiphonarium Romanum Manoscritto con antifone e canti liturgici.
• Missale et Horae ad usum Fratrum Minorum Manoscritto francescano con messe e ore liturgiche.
Video
• Missale et Horae ad usum Fratrum Minorum
Fonti e riferimenti
• Biblioteca Apostolica Vaticana – Sacramentarium Gelasianumdigi.vatlib.it
• Bayerische Staatsbibliothek – Antiphonarium Romanumdigitale-sammlungen.de