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Iconografia orientale (icone, miniature)

Da L'Arcangelo Virtuale.

3.2 – Iconografia orientale (icone, miniature)

3.2.1 – Le origini bizantine

Le prime icone in ambito tardo-antico e giustinianeo

L’iconografia orientale di San Michele affonda le sue radici nella tarda antichità e si consolida nel periodo giustinianeo (VI secolo), quando l’Impero Bizantino elabora una profonda teologia visiva. Le più antiche rappresentazioni dell’Arcangelo in ambito bizantino lo raffigurano come dignitario imperiale, abbigliato con il loros e il globo crucigero, simboli del potere celeste e della regalità cristiana.

Un esempio straordinario è il Dittico dell’Arcangelo Michele (VI sec., British Museum), in avorio intagliato, dove l’Arcangelo è già assimilato a una figura celeste e giudicante.

L’iconografia di Michele nel Michaelion e a Santa Sofia

Il Michaelion era uno dei primi e più importanti santuari dedicati all’Arcangelo, fondato a Calcedonia (odierna Istanbul) durante il regno di Costantino. Qui San Michele è venerato come guaritore e protettore militare, e la sua iconografia si estende presto alle grandi basiliche imperiali, come Santa Sofia a Costantinopoli, dove è ritratto in mosaico tra le figure di Cristo e la Vergine.

Ruolo nell’arte sacra dell’Impero Romano d’Oriente

San Michele, insieme a Gabriele, è uno dei principali soggetti iconografici angelici dell’Impero Bizantino. Il suo culto si lega fortemente al ruolo apocalittico e militante: protettore delle città, accompagnatore delle anime e simbolo della giustizia divina. Le icone bizantine seguono canoni rigidi ma teologicamente densi, sviluppati a partire dal Concilio di Nicea II (787), che sancisce la legittimità dell’immagine sacra.

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Immagini

• Dittico dell’Arcangelo Michele – Avorio, VI sec.

• Mosaico bizantino dell’Arcangelo Michele – Santa Sofia, Istanbul

• Icona bizantina di San Michele, Monastero di Santa Caterina, Sinai

Video

• Byzantine Icons: Archangel Michael

Fonti e riferimenti

• Grabar, André, La pittura bizantina, Einaudi.

• Ostrogorsky, Georg, Storia dell’Impero Bizantino, Torino, Einaudi.

• British Museum, Dittico di Michele: https://www.britishmuseum.org

• Treccani, voce "Icona": https://www.treccani.it/enciclopedia/icona/

• Museum With No Frontiers, collezioni iconografiche: https://www.museumwnf.org/

3.2.2 – Canoni iconografici e funzione liturgica

• Tecniche pittoriche (tempera, fondo oro, levkas)

Le icone bizantine sono realizzate con tecniche codificate che riflettono una profonda spiritualità. La tempera all’uovo è la tecnica principale: pigmenti naturali vengono mescolati con tuorlo d’uovo diluito in acqua e aceto, creando colori vividi e duraturi. Il supporto è una tavola di legno preparata con il levkas, una miscela di gesso e colla animale che offre una superficie liscia per la pittura. Lo sfondo dorato, ottenuto applicando foglia d’oro, simboleggia la luce divina e l'eternità.

Significato simbolico delle posture, colori e attributi

Ogni elemento nelle icone ha un significato teologico:liturgiabizantina.it

• Posture: le figure sono spesso frontali, con sguardi fissi, rappresentando l'eternità e la presenza divina.

• Colori:

Blu: trascendenza e mistero divino.

Rosso: umanità e sacrificio.

Bianco: purezza e luce divina.

Verde: vita e rinnovamento.

Oro: regalità e gloria celeste.

Attributi: San Michele è spesso raffigurato con una spada (giustizia), una bilancia (giudizio delle anime) e in abiti militari, sottolineando il suo ruolo di difensore della fede.

Uso liturgico e devozionale delle icone angeliche

Nella tradizione ortodossa, le icone non sono semplici opere d'arte, ma strumenti di preghiera e contemplazione. San Michele, in particolare, è venerato come protettore e guida delle anime. Le icone dell'Arcangelo sono spesso collocate in chiese e case, utilizzate durante le liturgie e le preghiere personali, fungendo da "finestra" verso il divino.

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Immagini

• Icona bizantina di San Michele Arcangelo – Semprini Arredi Sacri

Icona in stile arte bizantina su legno, rifinita con aureole, scritte e bordure fatte a mano, produzione greca.

Icona di San Michele Arcangelo – Mondo Bizantino

Icona serigrafata su foglia oro e seta, applicata su legno e interamente lavorata artigianalmente.

Icona bizantina di San Michele Arcangelo – La Boutique di Lourdes

Icona bizantina dipinta a mano, raffigurante San Michele Arcangelo, disponibile in diverse dimensioni.

Icona bizantina di San Michele Arcangelo – Holyart

 Icona in stile bizantino su legno, rifinita con foglia oro e dettagli dipinti a mano

Video

La pittura dell'icona bizantina

Fonti e riferimenti

 Holyart Blog – Le icone sacre: la guida completaHolyart+1Holyart+1

Byzarticon – La tecnica dell'iconabyzarticon.gr

Wikipedia – Icona (arte)Wikipedia, l'enciclopedia libera

Anima.TV – Il messaggio cromatico delle iconeAnima.TV

Holyart Blog – Tempera all'uovo: ecco come vengono dipinte le icone sacreHolyart

3.2.3 – L’Arcangelo nell’arte slavo-ortodossa

• Icone russe: Novgorod, Mosca, Palekh

Scuola di Novgorod (XII–XVI secolo)

La scuola di Novgorod è rinomata per le sue icone dai colori vivaci e dalle linee stilizzate. San Michele è spesso raffigurato frontalmente, con ali spiegate e abiti riccamente decorati, simbolo di autorità celeste. Queste icone riflettono l'influenza bizantina, mantenendo una forte spiritualità e semplicità compositiva.  

Scuola di Mosca (XV–XVII secolo)

La scuola moscovita, influenzata da artisti come Andrej Rublëv, presenta icone di San Michele con maggiore espressività e dettagli raffinati. L'Arcangelo è spesso rappresentato in scene del Giudizio Universale, sottolineando il suo ruolo di psicopompo e giudice delle anime.

Palekh (XVIII–XIX secolo)

La tradizione di Palekh è celebre per le sue miniature su fondo nero e l'uso di colori brillanti. Le icone di San Michele di questa scuola mostrano una ricca ornamentazione e una narrazione dettagliata, combinando elementi religiosi con l'arte popolare russa.  

Produzione serba e bulgara tra Medioevo e XIX secolo

Nell'arte serba medievale, San Michele è spesso raffigurato in affreschi e icone come guerriero celeste, armato di spada e scudo, simbolo di protezione divina. In Bulgaria, l'iconografia dell'Arcangelo si sviluppa con caratteristiche simili, evidenziando la sua funzione di difensore della fede e guida delle anime.  

L’iconostasi e la posizione di Michele tra i santi guerrieri

Nell'iconostasi ortodossa, San Michele occupa un posto di rilievo tra i santi guerrieri, come San Giorgio e San Teodoro. La sua presenza simboleggia la lotta contro il male e la protezione della Chiesa. Spesso è collocato accanto alle porte regali, indicando il suo ruolo di messaggero e custode tra il mondo terreno e quello divino.

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• Icona russa di San Michele Arcangelo (XIX secolo)

Icona russa antica raffigurante San Michele Arcangelo in lotta contro il demonio, con paesaggio collinare sullo sfondo.

• Icona russa in stile Palekh di San Michele Arcangelo

 Icona russa in stile Palekh raffigurante San Michele Arcangelo a cavallo di un destriero alato, mentre trafigge il demonio.

• Iconostasi con San Michele Arcangelo – Chiesa di San Michele Arcangelo, Kozyn, Ucraina

Iconostasi presso la Chiesa di San Michele Arcangelo nel villaggio di Kozyn, regione di Ivano-Frankivsk, Ucraina, con raffigurazioni di santi, tra cui San Michele.

Fonti e riferimenti

• Treccani – L'architettura e l'iconografia costantiniana in Serbia e BulgariaTreccani

• Russian Icon Collection – Palekh Religious Icon ArtRussian Icon Collection

• Wikipedia – Novgorod schoolWikipedia

• La città dell'uomo – Iconografia - Santi guerrieri e lo spirito della crociatalacittadelluomo.it

3.2.4 – Miniature e codici orientali

• Codici armeni, georgiani e siriaci con raffigurazioni di Michele

Armenia

La miniatura armena si sviluppa a partire dal X secolo, influenzata dall'arte bizantina e siriaca. Il Matenadaran di Erevan conserva numerosi manoscritti miniati, tra cui l'Evangeliario di Etchmiadzin (VI secolo), che presenta raffigurazioni di San Michele come psicopompo e difensore della fede. Altri esempi includono il Vangelo di Zeytun (XIII secolo) e l'Omeliario di Mouch (XII secolo), che mostrano l'Arcangelo in scene di lotta contro il male.

Georgia

La tradizione georgiana delle miniature si sviluppa tra il IX e il XIV secolo, con influenze bizantine e locali. San Michele è spesso rappresentato in abiti militari, con spada e scudo, simbolo di protezione divina. Le miniature georgiane si distinguono per l'uso di colori vivaci e una forte espressività delle figure.

Siria

I codici siriaci, risalenti al VI secolo, presentano raffigurazioni di San Michele in scene apocalittiche e liturgiche. Le miniature siriache si caratterizzano per l'uso di colori intensi e una stilizzazione delle figure, con l'Arcangelo spesso rappresentato in atto di sconfiggere il drago, simbolo del male.

Funzione teologica e narrativa nelle miniature orientali

Le miniature orientali non sono solo decorazioni, ma strumenti teologici e narrativi. San Michele è spesso rappresentato come giudice delle anime, guida dei defunti e protettore contro il male. Le scene raffigurate nei manoscritti servivano a illustrare e rafforzare i concetti teologici, rendendo accessibili le storie sacre ai fedeli.  

Elementi comuni e specificità culturali Elementi comuni:

• Raffigurazione di San Michele come guerriero celeste.

• Presenza in scene apocalittiche e di giudizio.

• Uso di colori vivaci e oro per sottolineare la sacralità.

Specificità culturali:

• Armenia: Influenza bizantina con elementi locali, enfasi sulla funzione liturgica.

• Georgia: Stile più espressivo e dinamico, con forte caratterizzazione delle figure.

• Siria: Stilizzazione delle figure e uso di simbolismo per trasmettere messaggi teologici.

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Immagini

• Miniatura di San Michele Arcangelo – Bartolomeo di Fruosino (ca. 1412–1422)

Iniziale miniata raffigurante San Michele in armatura, con spada e scudo, su fondo dorato.

Miniatura di San Michele Arcangelo – Beato Angelico (1424–1430)

Miniatura raffigurante San Michele a figura intera, con lancia e scudo, su fondo azzurro.

Miniatura di San Michele Arcangelo che combatte il drago – Scuola di Pacino di Buonaguida (1310–1330)

Miniatura raffigurante San Michele nell'atto di sconfiggere il drago, simbolo del male.

Iniziale istoriata di San Michele Arcangelo – Attavante Attavanti (1490–1510)

Miniatura raffigurante San Michele con spada e bilancia, in atto di pesare le anime.

Fonti e riferimenti

Wikipedia – Miniatura bizantinaWikipedia, l'enciclopedia libera+1Wikipedia, l'enciclopedia libera+1

Matenadaran – Collezione di miniature armeneWikipedia, l'enciclopedia libera+1Academia+1

Università di Bologna – Lo sviluppo della miniatura armena di Cilicia (XII secolo) Academia

Treccani – ArmeniTreccani

3.2.5 – L’icona dell’Arcangelo come “Psicopompo”

• Scene del Giudizio Universale e della pesatura delle anime

Nell'iconografia cristiana, San Michele Arcangelo è spesso raffigurato durante il Giudizio Universale nell'atto della psicostasia, ovvero la pesatura delle anime. In queste rappresentazioni, l'Arcangelo tiene una bilancia per valutare le azioni dei defunti, mentre il diavolo tenta di alterare il peso per ottenere le anime. Questa scena simboleggia la giustizia divina e la lotta tra bene e male.  

L'Arcangelo come guida celeste nella morte

San Michele è venerato anche come psicopompo, ovvero guida delle anime dei defunti verso l'aldilà. Questa funzione è evidenziata nella liturgia dei defunti, dove si invoca l'Arcangelo affinché accompagni le anime alla luce eterna. Nell'iconografia, è spesso rappresentato con una bilancia e una spada, simboli del suo ruolo di giudice e protettore.

Connessioni teologiche con la liturgia dei defunti

Nella liturgia cristiana, San Michele è invocato durante le messe per i defunti, in particolare nell'offertorio, con la preghiera: "Signifer sanctus Michael repraesentet eas in lucem sanctam" ("Il santo portabandiera Michele le presenti nella luce santa"). Questa invocazione sottolinea il ruolo dell'Arcangelo come intercessore e guida delle anime verso la salvezza eterna.

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Immagini

• San Michele Arcangelo come psicopompo

 Icona ortodossa raffigurante l'Arcangelo con bilancia e spada, simboli della psicostasia.

• Dettaglio del Giudizio Universale – Pesatura delle anime

 Scultura romanica che rappresenta San Michele nell'atto di pesare le anime durante il Giudizio Universale.

• Giudizio finale dei fratelli Duthoit – Abbeville

Dettaglio scultoreo che mostra la pesatura delle anime, con San Michele e il diavolo in competizione.

• Mosaico del Giudizio Universale – Duomo di Torcello

Mosaico bizantino che raffigura la psicostasia, con San Michele che pesa le anime dei defunti

Fonti e riferimenti

• Treccani – Michele Arcangelo, santoTreccani+1Wikipedia, l'enciclopedia libera+1

• Holyart – Il culto di San Michele ArcangeloHolyart

• Compagnia dei Romei – San Michele, lo psicopompocompagniadeiromei.it

• Diocesi di Pistoia – Il Giudizio finale nell'arte cristianaDiocesi Pistoia

3.2.6 – Icone miracolose e culto popolare

• Le icone taumaturgiche di Michele (es. Mantamados – Lesbo)

Una delle più celebri icone miracolose di San Michele si trova nel monastero di Taxiarchis a Mantamados, sull'isola di Lesbo, in Grecia. Secondo la tradizione, nel X secolo, durante un attacco di pirati, tutti i monaci furono uccisi tranne uno, che modellò l'icona con una miscela di terra e sangue dei martiri. L'icona è venerata per i suoi poteri miracolosi, e si dice che cambi espressione a seconda della persona che si avvicina: mostrando un volto sereno ai devoti e uno severo ai peccatori.  

Pellegrinaggi, reliquie e leggende legate alle icone

Il culto di San Michele è associato a numerosi luoghi sacri e pellegrinaggi. In Italia, il Santuario di Monte Sant'Angelo sul Gargano è una delle mete più importanti, legata a leggende di apparizioni dell'Arcangelo. I pellegrinaggi a questo santuario sono documentati sin dal Medioevo e continuano ancora oggi, con fedeli che percorrono la "Via Sacra Langobardorum".  

Continuità della devozione nell’ortodossia contemporanea

Nell'ortodossia contemporanea, la devozione a San Michele rimane viva attraverso la venerazione delle sue icone, la celebrazione di feste liturgiche e la costruzione di nuove chiese a lui dedicate. In Russia e in altri paesi ortodossi, l'Arcangelo è considerato il "Comandante supremo delle schiere celesti" e le sue icone sono presenti in molte chiese e case private.

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• Icona miracolosa di San Michele a Mantamados

L'icona modellata con terra e sangue, venerata per i suoi poteri miracolosi.

• Pellegrinaggio a Monte Sant'Angelo

Fedeli in processione verso il santuario di San Michele sul Gargano.

• Raccolta di icone ortodosse di San Michele

Galleria di circa 250 icone ortodosse raffiguranti l'Arcangelo Michele.

Fonti e riferimenti

• OrthodoxWiki – Archangel Michael of Mantamados

• Icon and Light – Archangel Michael of Mantamados

• Arcangelo Michele Blogspot – San Michele in Russia e altri paesi ortodossi

• Fondazione MIDA – Il culto micaelico nella provincia di SalernoBridgeman Images+7OrthodoxWiki+7iconandlight.wordpress.com+7iconandlight.wordpress.comSan Michele Arcangelo+2San Michele Arcangelo+2San Michele Arcangelo+2fondazionemida.com

3.2.7 – Collezioni e musei di arte iconografica orientale

Le icone di Michele nei musei bizantini

r Museo Bizantino e Cristiano di Atene

Il Museo Bizantino e Cristiano di Atene ospita una delle più significative collezioni di icone bizantine al mondo. Tra queste, spicca una icona di San Michele Arcangelo del XIV secolo, proveniente da una bottega di Costantinopoli. L'Arcangelo è raffigurato frontalmente, con sguardo solenne, vestito con una tunica rossa e un mantello blu, tenendo in mano uno scettro e un globo crucigero.

r Museo della Cultura Bizantina di Tessalonica

Il Museo della Cultura Bizantina di Tessalonica conserva una vasta collezione di icone, tra cui numerose rappresentazioni di San Michele Arcangelo. Queste opere, datate tra il XIII e il XVIII secolo, mostrano l'evoluzione stilistica dell'iconografia dell'Arcangelo nella tradizione bizantina e post-bizantina.

r¡ Collezioni russe

Galleria Tretyakov di Mosca

La Galleria Tretyakov di Mosca possiede una delle più importanti collezioni di icone russe. Tra queste, si distingue l'icona di San Michele Arcangelo attribuita ad Andrei Rublev, parte della celebre Deesis di Zvenigorod. L'Arcangelo è rappresentato con tratti delicati e un'espressione serena, tipica dello stile di Rublev.

Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo

Il Museo Ermitage di San Pietroburgo conserva una vasta raccolta di icone, tra cui diverse raffigurazioni di San Michele Arcangelo. Le opere, datate tra il XIV e il XVIII secolo, provengono da varie scuole iconografiche russe e mostrano l'Arcangelo in diverse pose e con differenti attributi, riflettendo la ricchezza della tradizione iconografica russa.

Digitalizzazioni e database online

Warburg Institute Iconographic Database

Il Warburg Institute offre un vasto database iconografico che include numerose immagini di San Michele Arcangelo provenienti da diverse tradizioni artistiche. La banca dati è uno strumento prezioso per studiosi e appassionati di iconografia.

Europeana

Europeana è una piattaforma digitale che raccoglie milioni di oggetti culturali provenienti da istituzioni di tutta Europa. Tra questi, sono presenti diverse icone di San Michele Arcangelo, come quella del XIV secolo conservata al Museo Bizantino e Cristiano di Atene.  

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• Icona di San Michele Arcangelo – Museo Bizantino e Cristiano di Atene

Icona del XIV secolo raffigurante l'Arcangelo con scettro e globo crucigero.

• Icona di San Michele Arcangelo – Galleria Tretyakov

Icona attribuita ad Andrei Rublev, parte della Deesis di Zvenigorod.

• Icona di San Michele Arcangelo – Museo Ermitage

Icona russa del XVIII secolo raffigurante l'Arcangelo in armatura.


Fonti

Musei bizantini in Grecia

• Museo Bizantino e Cristiano di Atene

• Museo della Cultura Bizantina di Tessalonica

Collezione russe

• Galleria Tretyakov, Mosca

• Museo Statale Ermitage, San Pietroburgo Collezione di icone:

Banche dati e piattaforme digitali

• Warburg Institute Iconographic Database

• Europeana – Piattaforma culturale europea

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