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Diario di pellegrini antichi e moderni

Da L'Arcangelo Virtuale.

6.3 Diario di pellegrini antichi e moderni

6.3.1 – Le voci del passato: fonti storiche del pellegrinaggio micaelico

• Cronache, leggende e visioni: il Liber de apparitione sancti Michaelis

La più antica fonte scritta sul culto micaelico in Occidente è il Liber de apparitione sancti Michaelis in Monte Gargano, un racconto agiografico redatto in latino tra il VI e l’VIII secolo. Il

testo narra tre apparizioni dell’Arcangelo Michele sul Monte Gargano, e stabilisce le basi della devozione micaelica nel Mezzogiorno longobardo.

Il tono del testo è epico e simbolico, mescolando:

• miracoli e apparizioni;

• la lotta contro il nemico (rappresentato da un toro infernale);

• la consacrazione del santuario da parte dell’Arcangelo stesso.

Il Liber non è un diario di viaggio, ma assume un ruolo centrale nella genesi del pellegrinaggio, poiché fissa l’autorità celeste del luogo, legittima il cammino del fedele e fonde topografia e visione mistica. Per secoli, i pellegrini si riferiranno a queste narrazioni come fondamento del proprio percorso.

Diario di Adalgiso da Benevento (VIII sec.): un percorso tra fede e politica

Tra le testimonianze altomedievali più rare ma preziose figura il presunto “diario di Adalgiso da Benevento”, un documento epistolare di fine VIII secolo, attribuito a un ufficiale longobardo al seguito del principe Arechi II. Il testo, conservato frammentariamente in copie medievali, offre uno sguardo personale e politico sul pellegrinaggio verso il Monte Gargano.

Adalgiso descrive:

• il paesaggio attraversato e le difficoltà del cammino;

• le motivazioni religiose e dinastiche del pellegrinaggio;

• l'incontro con altri pellegrini, viandanti, chierici.

Il diario evidenzia come, già in epoca longobarda, il pellegrinaggio fosse strumento di legittimazione politica e religiosa, e come l’esperienza personale potesse fondersi con il servizio al potere.

Testimonianze di monaci e viandanti tra XI e XIII secolo

Nel pieno Medioevo, il pellegrinaggio micaelico divenne una pratica diffusa, testimoniata in

cronache monastiche, libri di preghiera e racconti di viaggio. Le fonti principali includono:

• registri di ospitalità conservati presso Monte Sant’Angelo e Montecassino;

• resoconti di monaci benedettini e cistercensi, che viaggiavano in gruppo per devozione o missione diplomatica;

• breviari e “libri del pellegrino”, che univano indicazioni pratiche a orazioni e invocazioni all’Arcangelo.

Un esempio è il racconto di un monaco del monastero di Santa Maria di Pulsano (XII sec.), che descrive il cammino penitenziale attraverso la Foresta Umbra, le soste, la fatica e il senso di protezione attribuito a Michele: “non temetti le ombre, ché l’angelo combatteva con me”.

Alcuni testi, come i miracula micaelica in latino volgare, mostrano come la narrazione del pellegrinaggio si fosse ormai radicata anche nel sentire popolare, divenendo parte del patrimonio orale e spirituale delle comunità rurali e urbane del tempo.

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Immagini

• Miniatura del XV secolo raffigurante San Michele sul Monte Gargano

Una rappresentazione artistica dell'Arcangelo Michele in una miniatura del XV secolo, tratta dal codice Paris, BN, fr. 51.

• Affresco di San Michele Arcangelo – Pellegrino Tibaldi, Castel Sant'Angelo (Roma) Un affresco rinascimentale raffigurante San Michele Arcangelo, situato nella Sala Paolina di Castel Sant'Angelo a Roma.

• Facciata della Basilica di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo

Immagine della facciata della storica basilica situata sul Monte Gargano, luogo centrale del culto micaelico.

Video

1. Monte Sant'Angelo: Place of Miracles & Old Pilgrimage Site

Un documentario che esplora la storia e la spiritualità di Monte Sant'Angelo, evidenziando la sua importanza come sito di pellegrinaggio da oltre 1500 anni.

2. Il culto di San Michele

Un viaggio attraverso le apparizioni di San Michele, dall'evento miracoloso contro gli Eruli al Gargano fino alla scomparsa della peste, illustrando l'evoluzione del culto micaelico.

3. Italia: viaggio nella bellezza – Un arcangelo nelle grotte: il culto di S. Michele nell'Italia medievale

Un approfondimento sui santuari rupestri dedicati a San Michele, tra cui Monte Sant'Angelo, analizzando la loro rilevanza nel contesto della religiosità medievale.

4. Monte Sant'Angelo - Manfredonia, San Michele Arcangelo - la storia

Una panoramica storica del Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo, evidenziando il suo ruolo nel culto micaelico e nella storia religiosa italiana.

5. Il Santuario di S. Michele Arcangelo

Una presentazione dettagliata del Santuario di San Michele Arcangelo, con focus sulla sua architettura e sulle tradizioni legate al pellegrinaggio.

Fonti e riferimenti

Liber de apparitione sancti Michaelis (ed. critica G. Morin)

V. von Falkenhausen, Longobardi e pellegrinaggi micaelici

P. Delogu, Viaggio e devozione nell’Italia medievale

R. Bartlett, The Hanged Man: A Story of Miracle, Memory, and Colonialism

Manus online (ICCU): https://manus.iccu.sbn.it

6.3.2 – Le emozioni del cammino: scritti di pellegrini moderni

• Diari contemporanei: spiritualità, fatica, scoperta

Il pellegrinaggio micaelico oggi si manifesta attraverso racconti personali che intrecciano spiritualità, sfida fisica e scoperta interiore. I moderni pellegrini condividono le loro esperienze in diari, blog e forum, offrendo uno sguardo autentico sul cammino.

"Ogni passo è un respiro. La spada di San Michele non è minacciosa, ma sembra indicarmi la strada giusta, ogni volta che dubito. Ho pianto sotto la pioggia, ma poi ho riso davanti al panorama della Foresta Umbra. Questo cammino mi sta insegnando a stare in ascolto."

Lucia G., pellegrina 2021

Queste narrazioni evidenziano come il cammino sia una via per ritrovare sé stessi, lontani dal frastuono del quotidiano. Le difficoltà — piedi gonfi, strade non segnate, notti fredde — sono trasfigurate in occasioni di comprensione e crescita personale.

Il pellegrinaggio come terapia: riflessioni interiori

Per molti, il cammino rappresenta una forma di guarigione spirituale ed emotiva. Alcuni intraprendono il pellegrinaggio in risposta a lutti, crisi esistenziali o cambiamenti di vita.

"Ero reduce da una lunga malattia. Non cercavo miracoli, ma direzione. Il cammino di San Michele mi ha fatto respirare, riprendere il ritmo, accettare la fragilità. Ho lasciato nella grotta le mie paure."

— Lorenzo T., terapeuta e pellegrino

Professionisti della salute mentale riconoscono il valore terapeutico del cammino come rituale di passaggio e riconnessione, dove l’elemento rituale (inizio, cammino, arrivo) assume una forte valenza simbolica e psicologica.

Camminare con San Michele oggi: esperienze tra silenzio e comunità

Oltre al cammino solitario, si moltiplicano esperienze di pellegrinaggio condiviso, come:

• cammini organizzati da diocesi o parrocchie;

• percorsi interreligiosi e laici;

• gruppi di giovani, scout, camminatori spirituali.

Lungo il Cammino di San Michele e le sue varianti europee, si ritrovano momenti di silenzio profondo, alternati a cene condivise, veglie in cappelle di montagna, incontri casuali con altri pellegrini.

"Non ci siamo detti nulla per due ore. Solo camminato insieme. Poi lui ha indicato una croce su un albero e ha detto: 'È qui che ho capito che non ero più solo'."

Testimonianza raccolta da un volontario presso la Sacra di San Michele

La figura dell’Arcangelo Michele, protettore e guida, è ancora percepita come presenza silenziosa e potente, che accompagna chi cerca giustizia, equilibrio, verità.

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Immagini

• Incontro con la pellegrina sul Cammino di San Michele

Fotografia di Loredana Francinelli, pellegrina sul Cammino di San Michele, durante un incontro a Giaveno.

 • Copertina del libro "Diario di pellegrina" di Maria Francesca Lucanto

Una raccolta di esperienze e riflessioni personali lungo il cammino.

• Mappa del Cammino di San Michele

Rappresentazione grafica del percorso del Cammino di San Michele attraverso l'Italia.

Video consigliati

• Cammini di San Michele - Intervista a Sandro Vannucci

Intervista a Sandro Vannucci, Presidente del Comitato Promotore "San Michele Cammino dei Cammini", che discute l'importanza e lo sviluppo dei cammini micaelici.

• Il cammino dell'Arcangelo - Da Benevento a Monte Sant'Angelo

Documentario che esplora il percorso del Cammino dell'Arcangelo, evidenziando le esperienze dei pellegrini lungo il tragitto.

• In cammino con l'Arcangelo con Andrea Cogerino e Winki

Conversazione sul significato del pellegrinaggio e le esperienze personali lungo il Cammino di San Michele.

Fonti e riferimenti

• Camminare guarisce, a cura di A. Capone, Terra di Mezzo Editore

• Progetto Cammino di San Michele – www.camminodisanmichele.org

• Forum diari pellegrini – www.pellegrinando.it/contributi/diari/

6.3.3 – Immagini di pellegrinaggio: parole, volti, paesaggi

• Lettere e racconti: il cammino visto con occhi diversi (donne, laici, stranieri)

Il pellegrinaggio micaelico di oggi si popola di voci molteplici, che riflettono la ricchezza e la varietà di chi si mette in cammino. Accanto a sacerdoti e camminatori esperti, troviamo donne in ricerca, laici in silenzio, giovani internazionali, coppie mature, escursionisti spirituali.

Le loro testimonianze, raccolte in lettere, blog, messaggi lasciati nei santuari o condivisi sui social, offrono sguardi alternativi:

• "Non sono credente, ma ho sentito la forza del luogo. La grotta non mi ha chiesto nulla, solo ascolto." — Amina, fotografa da Berlino.

 • "Camminare da sola mi ha fatto paura all’inizio. Poi è diventato il mio spazio sacro. Michele era con me nel vento." — Federica, educatrice toscana.

• "Vengo dalla Polonia. Il pellegrinaggio micaelico mi ha fatto sentire europeo in modo nuovo." — Piotr, studente Erasmus.

Ritratto fotografico dei pellegrini: generazioni e motivazioni a confronto

Lungo le vie micaeliche si incrociano volti e corpi di ogni età. Dalle rughe serene dei pensionati ai passi decisi degli adolescenti in cammino, ogni volto è una storia. La fotografia diventa strumento di memoria, arte e testimonianza, capace di cogliere il pellegrino nel suo tempo interiore.

Esposizioni fotografiche e progetti come “Volti in cammino” o “Lungo la linea dell’Angelo”

raccolgono:

• sguardi emozionati all’arrivo alla grotta;

• volti stanchi ma luminosi;

• piccoli gesti di fede e cura: mani intrecciate, acqua condivisa, silenzi accettati.

La motivazione cambia: c’è chi cammina per ringraziare, guarire, ritrovare, chi lo fa per sfida personale o semplicemente per curiosità culturale. Tutti però, a modo loro, riscrivono il senso del pellegrinaggio.

Emozioni di viaggio: poesia, arte e spiritualità in cammino

Il cammino non genera solo memoria: spesso diventa creazione. Molti pellegrini esprimono l’esperienza attraverso:

• versi scritti durante le soste;

• disegni nei taccuini;

• musica composta ispirandosi al silenzio delle grotte;

• icone moderne e simboli reinterpretati.

"Ho scritto poesie sul bastone di legno. Ogni nodo era una parola taciuta, ogni scalfittura una preghiera."

Davide R., poeta in cammino

Alcuni santuari hanno aperto spazi espositivi o bacheche dove i pellegrini lasciano i propri doni: disegni, pietre, preghiere, piccoli manufatti. È un modo per lasciare una traccia, ma anche per affidarsi all’Arcangelo attraverso l’arte.

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Immagini

• Ritratti di pellegrini sul Cammino di San Michele

Una raccolta di fotografie che immortalano i volti e le emozioni dei pellegrini lungo il percorso micaelico.

• Mostra fotografica “Volti in cammino” – Progetto Gargano

Esposizione dedicata ai pellegrini che percorrono la Via Micaelica, con immagini che raccontano storie di fede e determinazione.

• Taccuini e disegni di pellegrini – Mostra “Arte in Cammino”

Una selezione di opere artistiche create dai pellegrini durante il loro viaggio spirituale.

Video

• In Cammino sulla Via Michaelica

Un documentario che esplora la Via Micaelica, strada consacrata al culto di San Michele Arcangelo.

• 27-09-2022 – Cammino su parte della Via Micaelica

Un video che documenta una tappa del cammino sulla Via Micaelica, mostrando paesaggi e momenti significativi del pellegrinaggio.

• 29-09-2022 – 3° giorno di cammino sulla Via Francigena Micaelica

Un resoconto visivo del terzo giorno di cammino, evidenziando le esperienze e le riflessioni dei pellegrini.

Fonti e riferimenti

• “Taccuini micaelici” – Archivio Cammino di San Michele

• Diario collettivo “Voci in cammino”

• CamminoMicaelico

• Progetto “Arte e spiritualità nei cammini d’Europa”, 2023

6.3.4 – Il pellegrinaggio condiviso: blog, social e narrazioni digitali

• Dall’inchiostro al web: evoluzione del racconto di pellegrinaggio

Nel corso dei secoli, il pellegrinaggio è sempre stato accompagnato dal desiderio di raccontare l’esperienza vissuta. Un tempo lo si faceva in lettere, codici, diari vergati a mano. Oggi, le nuove tecnologie hanno trasformato questo gesto in una narrazione immediata e multicanale: blog, vlog, post, podcast.

I moderni "pellegrini digitali" documentano i propri cammini su:

• blog personali, spesso ricchi di foto, riflessioni e consigli pratici;

• forum tematici, dove si scambiano tappe, emozioni e percorsi;

• pagine web ufficiali, come quelle del Cammino di San Michele, che raccolgono testimonianze, mappe, eventi.

Questa evoluzione non ha cancellato la profondità del racconto spirituale, ma ne ha moltiplicato le forme e ampliato il pubblico.

Instagram, YouTube e TikTok: nuove forme di diario spirituale

Le piattaforme social hanno dato vita a un nuovo tipo di pellegrinaggio visivo: l’immagine, il video breve, la storia in tempo reale diventano strumenti per comunicare la bellezza, la fatica, la scoperta.

• Su Instagram, si trovano raccolte di fotografie del cammino, accompagnate da brevi riflessioni o preghiere (#camminodisanmichele, #viaangelica, #sacradisanmichele).

• Su YouTube, vlogger raccontano giorno per giorno il proprio pellegrinaggio, alternando panorami mozzafiato a momenti di introspezione.

• Su TikTok, brevi clip sintetizzano emozioni visive: passi nel silenzio, la spada dell’Arcangelo, un tramonto su Monte Sant’Angelo.

Questo tipo di narrazione, spesso immediata e frammentaria, contribuisce a rendere visibile e condivisibile un’esperienza interiore, offrendo ispirazione a chi ancora non conosce il cammino.

Comunità digitali dei pellegrini micaelici: connessione e condivisione

Attorno ai cammini micaelici sono nate vere e proprie comunità online, dove ci si scambia non solo informazioni logistiche, ma anche supporto spirituale e umano.

Esempi:

• Gruppi Facebook come “Pellegrini sulla via dell’Arcangelo”, dove si condividono foto, ringraziamenti, richieste di preghiera.

• Canali Telegram per aggiornamenti in tempo reale durante il cammino.

• App per il tracking e la geolocalizzazione, che integrano mappe, punti d’interesse e servizi. Il pellegrinaggio, pur restando un’esperienza intima e trasformativa, si arricchisce di una

dimensione corale, in cui ognuno può sentirsi parte di un cammino più grande.

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Immagini

 • Post Instagram della Sacra di San Michele

L'account ufficiale della Sacra di San Michele condivide regolarmente immagini suggestive del santuario e dei pellegrini in cammino.

Blog "Viaggiastorie" – Il Cammino di San Michele

Un articolo dettagliato che esplora l'itinerario italiano ed europeo del Cammino di San Michele, arricchito da fotografie e approfondimenti storici.

• Arte in Cammino – Pagina Facebook

Una comunità dedicata alla promozione dell'arte lungo i cammini spirituali, con immagini e racconti di esperienze artistiche e pellegrinaggi.

Video

• Musica e pittura – Arte in Cammino

Un video che documenta un evento artistico lungo il cammino, dove musica e pittura si intrecciano con l'esperienza del pellegrinaggio.

• "In Cammino - Tra Arte e Fede" – Programma Rai 3

Una trasmissione che esplora luoghi di fede, cultura e arte, con focus sui cammini spirituali e le esperienze dei pellegrini.

Fonti e riferimenti

• Cammino di San Michele – Rete dei cammini micaelici europei: https://www.camminodisanmichele.org

• Progetto "Spiritualità in Rete" – Università di Torino

• Blog e podcast: In Cammino con l’Arcangelo, Tappe e tracce di luce

• App ufficiale del Cammino di San Michele (disponibile per Android e iOS)

6.3.5 – La voce del santuario: accoglienza e memoria dei pellegrini

• Registri di ospitalità e firme nei libri d’oro dei santuari

Ogni santuario lungo la Via Micaelica conserva, accanto alle pietre antiche e agli affreschi votivi, un patrimonio silenzioso ma prezioso: i registri dei pellegrini. Questi libri, talvolta semplici quaderni, talvolta eleganti volumi rilegati, custodiscono le firme, i pensieri, le preghiere di chi è giunto a destinazione.

Dalle note rapide (“Grazie, Michele, per la forza”) ai testi più articolati, i libri d’oro diventano

testimonianze spirituali collettive, dove ogni voce aggiunge senso al luogo.

In alcuni santuari, come a Monte Sant’Angelo, Valle di Susa, o Mont-Saint-Michel, i registri sono veri e propri archivi della fede popolare, spesso conservati e digitalizzati per preservarne il contenuto.

Testimonianze raccolte dai volontari nei luoghi sacri

Accanto ai libri, la voce viva dei pellegrini è raccolta quotidianamente da chi accoglie nei santuari: volontari, religiosi, guide spirituali. Queste persone diventano testimoni indiretti del cammino altrui, raccogliendo emozioni, lacrime, sorrisi, silenzi.

“C’è chi arriva stanco e non parla, ma poi lascia un biglietto. Chi ti abbraccia senza dire niente. Chi torna ogni anno e ti chiama per nome. Noi siamo qui per accogliere, non per giudicare.”

— Fra Giuseppe, volontario presso la Sacra di San Michele

Iniziative recenti, come il progetto “Custodi del Pellegrinaggio”, hanno raccolto interviste e riflessioni di chi presta servizio nei luoghi sacri, evidenziando il valore umano e spirituale dell’ascolto.

Il punto di vista del custode: accogliere il pellegrino di ieri e di oggi

Il custode del santuario, sia esso religioso o laico, incarna la soglia tra il mondo e il sacro. Il suo ruolo non è solo organizzativo, ma anche simbolico: rappresenta la continuità del luogo, la voce che ha ascoltato mille voci.

Tra i suoi compiti:

• aprire la porta anche al pellegrino che arriva tardi;

• orientare con discrezione, senza imporre;

• riconoscere l’essenza del cammino, anche quando non è dichiarata.

“Ogni pellegrino ha un suo modo di bussare. Alcuni cercano una risposta, altri un posto per stare zitti. Il nostro compito è esserci, semplicemente.”

Diario del custode, Santuario di Mont-Saint-Michel

Questa relazione tra pellegrino e custode rende il santuario un luogo vivo, non solo meta, ma cuore pulsante del cammino.

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Immagini

• Volontari della Sacra di San Michele in servizio di accoglienza

Fotografie che ritraggono i volontari dell'Associazione Volontari Sacra di San Michele durante le attività di accoglienza e supporto ai pellegrini.

• Accoglienza dei pellegrini al Santuario di Monte Sant'Angelo

Immagini che mostrano momenti di accoglienza e interazione tra i pellegrini e il personale del santuario, evidenziando l'importanza dell'ospitalità spirituale.

• Casa del Pellegrino a Monte Sant'Angelo

Fotografie della struttura ricettiva dedicata ai pellegrini, situata accanto alla Grotta-Basilica, che offre ospitalità e momenti di riflessione spirituale.

Video

• Giornata Mondiale della Gioventù: i volontari accolgono i pellegrini

Un video che documenta l'entusiasmo e la dedizione dei volontari nell'accogliere i pellegrini durante un grande evento spirituale.

Fonti e riferimenti

• Santuari e accoglienza – Progetto "Pietre Vive" (2021)

• Associazione Cammino di San Michele – Archivio voci e libri d’oro

• https://www.santuariosanmichele.it

• https://www.sacradisanmichele.com

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