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Santuari principali e internazionali

Da L'Arcangelo Virtuale.
Versione del 17 giu 2025 alle 20:22 di Utente1 (discussione | contributi) (Creata pagina con "== 4. Luoghi del Culto == === 4.1 Santuari principali e internazionali === Origine e leggende dell’apparizione (Liber de Apparitione) Il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, situato sul promontorio del Gargano in Puglia, è uno dei più antichi luoghi di culto micaelico in Europa. Secondo la tradizione, l'Arcangelo Michele apparve quattro volte tra il 490 e il 1656, eventi narrati nel Liber de apparitione Sancti Michaelis in Monte Gargano, un tes...")
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4. Luoghi del Culto

4.1 Santuari principali e internazionali

Origine e leggende dell’apparizione (Liber de Apparitione)

Il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo, situato sul promontorio del Gargano in Puglia, è uno dei più antichi luoghi di culto micaelico in Europa. Secondo la tradizione, l'Arcangelo Michele apparve quattro volte tra il 490 e il 1656, eventi narrati nel Liber de apparitione Sancti Michaelis in Monte Gargano, un testo agiografico dell'VIII secolo.

La prima apparizione avvenne nel 490, quando un ricco signore del Gargano, Elvio Emanuele, ritrovò il suo toro smarrito all'interno di una grotta. Tentando di colpirlo con una freccia, questa invertì la traiettoria ferendolo. L'Arcangelo Michele apparve successivamente al vescovo Lorenzo Maiorano, indicando che la grotta era a lui sacra e doveva essere consacrata al culto cristiano.

La seconda apparizione, nel 492, avvenne durante l'assedio di Siponto da parte delle truppe di Odoacre. Michele promise la vittoria ai fedeli, che effettivamente sconfissero gli assedianti.

La terza apparizione, nel 493, vide l'Arcangelo dichiarare che la grotta era già stata consacrata dalla sua presenza, rendendo superflua una consacrazione umana. Da allora, il santuario è noto come "Celeste Basilica".

La quarta apparizione, nel 1656, durante una devastante epidemia di peste, vide l'Arcangelo indicare all'arcivescovo Alfonso Puccinelli di benedire delle pietre della grotta con il segno della croce e le lettere "M.A." (Michele Arcangelo). Chiunque le avesse portate con sé sarebbe stato protetto dalla peste.

Storia del santuario e sviluppo architettonico

Il santuario si sviluppa su due livelli:

• Livello superiore: comprende il portale romanico e il campanile, noto come torre angioina, eretto da Carlo d'Angiò come ringraziamento per la conquista dell'Italia meridionale.

 • Livello inferiore: include la grotta, accessibile tramite la scalinata angioina, il museo devozionale e le cripte. La grotta ospita la statua di San Michele Arcangelo in marmo di Carrara, scolpita da Andrea Sansovino nel 1507, raffigurante l'Arcangelo con una spada, simbolo del suo potere sul male.

Le porte bronzee del santuario, realizzate a Costantinopoli nel 1076, sono suddivise in 24 pannelli raffiguranti episodi angelici dell'Antico e Nuovo Testamento.

Ruolo nel pellegrinaggio medievale e longobardo

Durante l'Alto Medioevo, il santuario divenne una delle principali mete di pellegrinaggio cristiano, parte integrante della Via Sacra Langobardorum, un ramo della Via Francigena. I Longobardi, dopo la conversione al cattolicesimo, adottarono San Michele come patrono, diffondendo il suo culto in tutto il regno.

Numerosi pellegrini illustri visitarono il santuario, tra cui papi (Gelasio I, Leone IX, Urbano II, Giovanni Paolo II), sovrani (Ottone III, Enrico II, Matilde di Canossa) e santi (San Francesco d'Assisi, che nel 1216 si fermò in preghiera all'ingresso della grotta, ritenendosi indegno di entrarvi).

Culto e celebrazioni liturgiche (8 maggio, 29 settembre)

Le principali festività dedicate a San Michele Arcangelo sono:

• 8 maggio: commemora la prima apparizione dell'Arcangelo nel 490.

• 29 settembre: festa liturgica dell'Arcangelo Michele, condivisa con gli Arcangeli Gabriele e Raffaele.

Durante queste ricorrenze, si svolgono processioni, messe solenni e riti tradizionali che attirano numerosi fedeli e pellegrini.

Impatto culturale e spirituale nel Sud Italia

Il santuario ha avuto un profondo impatto culturale e spirituale nel Sud Italia, fungendo da punto di riferimento per la diffusione del culto micaelico. La sua influenza si estende anche alla toponomastica e all'architettura religiosa della regione.

Nel 2011, il santuario è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO come parte del sito seriale "Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)".

Iconografia e reliquie presenti

Il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo custodisce un ricco patrimonio iconografico e devozionale, testimonianza della profonda venerazione per l'Arcangelo nel corso dei secoli.

• Statua di San Michele Arcangelo: Realizzata nel 1507 da Andrea Sansovino, questa scultura in marmo di Carrara raffigura l'Arcangelo in posizione eretta, con la spada nella mano destra, simbolo della sua lotta contro il male. La statua è collocata all'interno della grotta, cuore spirituale del santuario.à

• Porte bronzee: Forgiate a Costantinopoli nel 1076, le porte d'ingresso al santuario sono suddivise in 24 pannelli che illustrano episodi angelici tratti dall'Antico e Nuovo Testamento. Queste opere rappresentano un esempio significativo dell'arte bizantina e della devozione medievale.

• Cattedra episcopale: All'interno della grotta si trova una cattedra episcopale in marmo, risalente al XII secolo, sostenuta da leoni stilofori. Questo elemento liturgico simboleggia l'autorità spirituale e la continuità della tradizione cristiana.  

• Cripte longobarde: Situate sotto il livello della grotta, le cripte risalgono al VII-VIII secolo e presentano iscrizioni murali, alcune in caratteri runici, lasciate dai pellegrini medievali. Questi graffiti testimoniano l'importanza del santuario come meta di pellegrinaggio internazionale.  

• Museo del Santuario: Il museo annesso al santuario conserva una vasta collezione di oggetti sacri, tra cui ex voto, paramenti liturgici, ceramiche e monete, offrendo una panoramica sulla devozione popolare e sull'arte sacra legata al culto micaelico.  

Contenuti multimediali

Per approfondire la conoscenza del Santuario di San Michele Arcangelo, sono disponibili diversi contenuti multimediali:

Video

• Canale YouTube ufficiale del Santuario: Offre una serie di video che illustrano la storia, l'architettura e le celebrazioni liturgiche del santuario. YouTube

• Documentario "Santuario di San Michele Arcangelo - Monte Sant'Angelo": Un video che presenta una panoramica dettagliata del santuario, con interviste e immagini suggestive. YouTube

• Visita guidata al santuario: Un tour virtuale che accompagna lo spettatore attraverso i principali luoghi del santuario, offrendo informazioni storiche e artistiche. YouTube

Fonti e bibliografia

Per un approfondimento accademico e storico sul Santuario di San Michele Arcangelo, si segnalano le seguenti opere:

• Carletti, C.; Otranto, G. (1990). Il santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano dalle origini al X secolo. Bari: Edipuglia.

• Belli D'Elia, P.; Mavelli, R.; Tripputi, A. M. (1999). L'angelo, la montagna, il pellegrino: Monte Sant'Angelo e il santuario di San Michele del Gargano dalle origini ai nostri giorni. Foggia: Claudio Grenzi.

• Fischetti, F. P. (1973). Mercurio, Mithra, Michael: magia, mito e misteri nella Grotta dell'Arcangelo. Monte Sant'Angelo: Tip. La Garganica.

• Piemontese, G. (1997). San Michele e il suo santuario: via sacra Langobardorum. Foggia: Edistampa.

• Angelillis, C. (1955-1957). Il santuario del Gargano e il culto di S. Michele nel mondo. Foggia: Cappetta.

4.1.2 Mont-Saint-Michel (Francia)

• Fondazione e visioni dell’Arcangelo a san Auberto

Secondo la tradizione, nel 708 l'Arcangelo Michele apparve in sogno a san Auberto, vescovo di Avranches, chiedendogli di costruire un santuario sulla roccia di Mont Tombe. Dopo aver ignorato le prime due visioni, alla terza l'Arcangelo toccò il cranio del vescovo, lasciando un foro visibile ancora oggi nel cranio conservato nella cattedrale di Avranches. In seguito, Auberto fece erigere un oratorio dedicato a San Michele, segnando l'inizio del culto micaelico sul monte .

Evoluzione storica e architettonica dell’abbazia

Nel 966, una comunità benedettina si stabilì sul monte, dando avvio alla costruzione dell'abbazia. L'architettura dell'abbazia si sviluppò nel corso dei secoli, integrando stili romanico e gotico.

Particolarmente notevole è il complesso della "Merveille", edificato tra il XIII e il XV secolo, che comprende il chiostro, il refettorio e la sala dei cavalieri.

Durante la Guerra dei Cent'anni, l'abbazia fu fortificata per resistere agli assedi inglesi. Nel periodo della Rivoluzione francese, l'abbazia fu sconsacrata e trasformata in prigione, funzione che mantenne fino al 1863. Successivamente, furono avviati importanti lavori di restauro, culminati nel 1896 con l'installazione della guglia neogotica sormontata dalla statua dorata di San Michele .

Mont-Saint-Michel come simbolo della lotta spirituale

L'ubicazione isolata dell'abbazia, circondata dalle maree e sospesa tra cielo e terra, simboleggia la lotta spirituale tra il bene e il male. La statua dorata dell'Arcangelo Michele in cima alla guglia rappresenta la vittoria della luce sulle tenebre, rendendo Mont-Saint-Michel un potente simbolo di fede e resistenza spirituale.

Legami con la monarchia francese e l’Ordine di San Michele

Nel 1469, il re Luigi XI fondò l'Ordine di San Michele, destinando l'abbazia come sede cerimoniale dell'ordine. Tuttavia, la distanza da Parigi rese difficile l'attuazione di questo progetto. Nonostante ciò, l'abbazia mantenne stretti legami con la monarchia francese, ricevendo donazioni e privilegi che ne accrebbero il prestigio.

Tradizione del pellegrinaggio e devozione attuale

Fin dalla sua fondazione, Mont-Saint-Michel è stato meta di pellegrinaggi. I pellegrini, noti come "Miquelots", provenivano da tutta Europa per venerare l'Arcangelo Michele. Oggi, il pellegrinaggio continua, con percorsi che ripercorrono le antiche vie medievali. L'abbazia è anche sede di celebrazioni liturgiche e spirituali, mantenendo viva la tradizione devozionale.

Iconografia e simbolismo del luogo

L'abbazia è ricca di simbolismi:

• Statua dorata di San Michele: posta sulla sommità della guglia, rappresenta l'Arcangelo in atto di sconfiggere il drago, simbolo del male.

• Chiostro: progettato per la meditazione, con aperture verso il mare che simboleggiano l'infinito e la trascendenza.

• Architettura verticale: la struttura dell'abbazia, che si eleva verso il cielo, rappresenta l'ascensione spirituale e la ricerca della divinità.

Questi elementi contribuiscono a fare di Mont-Saint-Michel non solo un capolavoro architettonico, ma anche un potente simbolo spirituale .

Contenuti multimediali

Immagini

selezionate di Mont-Saint-Michel

• Vista panoramica di Mont-Saint-Michel al tramonto

• Veduta aerea dell'abbazia di Mont-Saint-Michel

• Chiostro dell'abbazia di Mont-Saint-Michel

• Statua dorata di San Michele sulla guglia dell'abbazia

• Mont-Saint-Michel durante l'alta marea

Video

• "The Timeless Beauty of Mont-Saint-Michel | FULL DOCUMENTARY"

Un documentario che esplora l'architettura e la storia di Mont-Saint-Michel attraverso i secoli

Mont Saint Michel: The Unconquered Fortress of God

Questo documentario svela i segreti dell'antica fortezza di Mont-Saint-Michel.  

EXPLORING MONT SAINT MICHEL - Inside France's Most Iconic Landmark"** Un tour guidato all'interno di Mont-Saint-Michel, esplorando i suoi luoghi più iconici.

INSIDE MONT SAINT MICHEL Medieval Village Normandy France"** Un'esplorazione del villaggio medievale di Mont-Saint-Michel in Normandia.

Fonti e bibliografia

Abbazia di Mont-Saint-Michel", Wikipedia: it.wikipedia.org

Mont-Saint-Michel Abbey", Wikipedia (EN): en.wikipedia.orgWikipedia

History - Mont Saint-Michel", Ufficio del Turismo: ot-montsaintmichel.combillets- montsaintmichel.fr+4Destination Mont Saint-Michel Normandie+4Destination Mont Saint- Michel Normandie+4

Pilgrimage to Mont Saint-Michel", Ufficio del Turismo: ot-montsaintmichel.com Destination Mont Saint-Michel Normandie

4.1.3 Sacra di San Michele (Italia)

• Leggenda fondativa e ruolo di Ugo di Montboissier

La fondazione della Sacra di San Michele è avvolta da leggende. Si narra che San Giovanni Vincenzo, desiderando costruire una chiesa, preparasse i materiali durante il giorno, ma questi venissero misteriosamente spostati durante la notte sul monte Pirchiriano, interpretato come un segno divino per edificare l'abbazia in quel luogo .

Tra il 983 e il 987, il nobile francese Ugo di Montboissier, noto anche come Ugo il Diseredato, fondò l'abbazia con il sostegno della famiglia Arduinica e l'approvazione del vescovo di Torino, Amizone .

• Funzione strategica e spirituale lungo la Via Francigena

Situata all'imbocco della Val di Susa, la Sacra di San Michele occupava una posizione strategica lungo la Via Francigena, il percorso di pellegrinaggio che collegava Canterbury a Roma e proseguiva verso la Puglia per l'imbarco verso la Terra Santa . La sua collocazione la rendeva un punto di riferimento sia spirituale che militare, controllando l'accesso tra l'Italia e la Francia.

• Architettura romanico-gotica e significati simbolici

L'abbazia presenta una combinazione di stili romanico e gotico. Elementi distintivi includono lo "Scalone dei Morti", una scalinata che conduce al "Portale dello Zodiaco", decorato con simboli astrologici. La struttura si integra armoniosamente con la roccia del monte, simboleggiando l'ascesa spirituale e la connessione tra terra e cielo .

  • Presenza culturale nella letteratura (es. “Il nome della rosa”)

La Sacra di San Michele ha ispirato Umberto Eco per l'ambientazione del suo romanzo "Il nome della rosa". Sebbene la location del film tratto dal libro sia stata girata altrove, l'abbazia piemontese ha influenzato la descrizione dell'ambientazione monastica nel romanzo .

• Tradizione monastica e spiritualità alpina

Fondata come monastero benedettino, la Sacra di San Michele ha rappresentato un centro di spiritualità alpina, offrendo ospitalità ai pellegrini e fungendo da luogo di preghiera e meditazione. La sua posizione elevata e isolata ha favorito una vita monastica dedicata alla contemplazione e al raccoglimento spirituale.

• Arte sacra e simbolismo architettonico

All'interno dell'abbazia si trovano opere d'arte sacra di rilievo, come il trittico di Defendente Ferrari e affreschi di Secondo Delbosco di Poirino. L'architettura stessa è ricca di simbolismi, con elementi che rappresentano la lotta tra il bene e il male, l'ascesa spirituale e l'ordine cosmico .

Contenuti multimediali

Immagini ad alta risoluzione

• Veduta panoramica della Sacra di San Michele

Sacra di San Michele in inverno

Scorcio della Sacra di San Michele con le Alpi sullo sfondo

Veduta aerea della Sacra di San Michele

Video documentari e reportage

1. "La Sacra di San Michele - Viaggio tra storia e leggenda"

Un documentario trasmesso da RaiPlay che esplora la storia millenaria dell'abbazia.

2. "Sacra di San Michele - Il monumento simbolo del Piemonte"

Un video che racconta la storia e l'importanza culturale dell'abbazia.

3. "La Sacra di San Michele raccontata da Tatiana"

Una playlist di video che approfondisce vari aspetti dell'abbazia.

4. Piemonte: la scalata verso il Paradiso" - Freedom, Mediaset

Un episodio del programma "Freedom" dedicato alla Sacra di San Michele.

Fonti e riferimenti

Wikipedia - Leggenda sulla fondazione della Sacra di San MicheleWikipedia, l'enciclopedia libera

Wikipedia - Via FrancigenaWikipedia, l'enciclopedia libera

SiViaggia - La Sacra di San Michele e “Il nome della rosa” MeteoWeb+2SiViaggia+2SiViaggia+2

4.1.4 Skellig Michael (Irlanda)

Insediamento monastico paleocristiano sull’isola

Skellig Michael, noto in gaelico come Sceilg Mhichíl, ospita un monastero cristiano fondato tra il VI e l'VIII secolo, attribuito a San Fionán. I monaci costruirono celle a forma di alveare (clochán) e oratori in pietra a secco, ancora oggi visibili. Il sito, situato a oltre 200 metri sul livello del mare, rappresenta un esempio eccezionale di architettura monastica primitiva .

• Vita eremitica e spiritualità ascetica celtica

I monaci conducevano una vita ascetica, isolati dal mondo, dedicandosi alla preghiera, alla meditazione e alla sopravvivenza in condizioni estreme. La loro dieta si basava su pesce, uova di uccelli marini e ortaggi coltivati in piccoli giardini terrazzati .

• Legame tra paesaggio aspro e ascesi spirituale

L'ambiente impervio dell'isola, con le sue scogliere a picco sull'Atlantico, simboleggiava la separazione dal mondo terreno e l'ascesa verso il divino. La salita di oltre 600 gradini in pietra rappresentava un percorso fisico e spirituale verso la comunione con Dio .

• Conservazione e riconoscimento UNESCO

Nel 1996, Skellig Michael è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO per il suo eccezionale valore universale come testimonianza della vita monastica primitiva . Il sito è gestito dall'Office of Public Works irlandese, che ne cura la conservazione e l'accesso controllato ai visitatori.

• Interpretazioni simboliche e richiami cinematografici (es. Star Wars)

L'isola è stata scelta come location per il pianeta Ahch-To nei film Star Wars: Il risveglio della Forza e Gli ultimi Jedi, raffigurando il rifugio di Luke Skywalker. La sua atmosfera mistica e isolata ha contribuito a rafforzare l'immaginario spirituale e simbolico dell'isola .

• Valore spirituale contemporaneo

Oggi, Skellig Michael continua a essere un luogo di pellegrinaggio e riflessione spirituale. La sua combinazione di bellezza naturale, storia monastica e significato simbolico attira visitatori in cerca di un'esperienza contemplativa unica.

Contenuti multimediali

Immagini

• Veduta aerea dell'isola

• Celle monastiche a forma di alveare

• Scalinata verso il monastero

Video

• "The Edge of Europe" – Documentario sulla storia di Skellig Michael

Fonti e riferimenti

UNESCO – Sceilg Mhichíl

Wikipedia – Skellig Michael

Heritage Ireland – Sceilg Mhichíl

Earth Trekkers – Skellig Michael: One of Ireland's Most Unique Destinations

Killarney Park Hotel – Skellig Michael

Enda Cavanagh Photography – Skellig Cliffs

4.1.5 Monastero di Symi (Grecia)

• Origini bizantine e devozione ortodossa all’Arcangelo

Il Monastero di Panormitis, dedicato all'Arcangelo Michele, si trova nella parte meridionale dell'isola di Symi, nel Dodecaneso. Sebbene la data esatta della sua fondazione sia incerta, si ritiene che un primo luogo di culto sia sorto intorno al V secolo d.C., probabilmente su un antico tempio dedicato ad Apollo. L'attuale struttura monastica risale al XVIII secolo, con significativi restauri e ampliamenti nel corso del tempo. Il monastero è uno dei principali centri di culto ortodossi dedicati all'Arcangelo Michele in Grecia.

• Ruolo del Monastero di Panormitis nella tradizione greca

Panormitis è considerato un importante luogo di pellegrinaggio per i fedeli ortodossi, in particolare per i marinai e le loro famiglie, che venerano l'Arcangelo Michele come protettore. La tradizione vuole che l'icona dell'Arcangelo, custodita nel monastero, sia miracolosa e abbia il potere di proteggere i naviganti e di esaudire le preghiere dei devoti.

• Culto miracoloso e pellegrinaggi marittimi

Ogni anno, il 8 novembre, si celebra la festa dell'Arcangelo Michele, attirando numerosi pellegrini da tutta la Grecia e oltre. Molti arrivano via mare, seguendo antiche rotte di pellegrinaggio marittimo. Durante le celebrazioni, l'icona dell'Arcangelo viene portata in processione, e i fedeli offrono doni votivi in segno di gratitudine per le grazie ricevute.

Icone taumaturgiche e oggetti votivi

L'icona principale del monastero, alta circa due metri e rivestita in argento, è al centro della devozione. I fedeli offrono ex-voto, tra cui modellini di navi, oggetti personali e persino scope, in riferimento a una leggenda secondo cui l'Arcangelo Michele pulirebbe il monastero durante la notte.

• Spiritualità dell’Ortodossia e pratiche liturgiche locali

Il monastero segue il rito bizantino ortodosso, con la celebrazione della Divina Liturgia e delle ore canoniche. Le funzioni liturgiche sono accompagnate da canti bizantini e rituali tradizionali, mantenendo viva la spiritualità ortodossa e le pratiche monastiche secolari.

• Presenza nel folklore e nella cultura dell’Egeo

Il Monastero di Panormitis è profondamente radicato nella cultura e nel folklore dell'Egeo. Le leggende locali narrano di miracoli attribuiti all'Arcangelo Michele e di eventi soprannaturali legati al monastero. La sua presenza ha influenzato la musica, la poesia e le tradizioni popolari dell'isola di Symi e delle regioni circostanti.

Contenuti multimediali

Immagini

• Veduta panoramica del Monastero di Panormitis

Campanile barocco del Monastero di Panormitis

Veduta del Monastero di Panormitis dalla baia

Monastero di Panormitis nella luce della sera

Video

Monastero di Panormitis, Isola di Symi, Grecia

Fonti e riferimenti

Wikipedia – Monastero di San Michele Arcangelo di PanormitisWikipedia, l'enciclopedia libera

OrthodoxWiki – Archangel Michael of Panormitis

GreekBoston – Visit the Monastery of Panormitis on Symi Island

AllOverGreece – Monastery of Panormitis

Indice