1.1.6.1 – Visioni dei Padri della Chiesa
Sant’Agostino d’Ippona (354–430)
Agostino, nel suo capolavoro De Civitate Dei, fa spesso riferimento alla lotta tra la città di Dio e quella degli uomini. In tale lotta, gli angeli buoni, e in particolare San Michele, svolgono il ruolo di custodi dell’ordine divino e difensori contro l’orgoglio e la ribellione.
“Chi è come Dio?” non è solo un nome, ma un principio che guida l’essere angelico verso la fedeltà assoluta.
San Gregorio Magno (ca. 540–604)
Gregorio Magno, nella sua Omelia sui Vangeli (Homiliae in Evangelia, II, 34), attribuisce a Michele un ruolo specifico nelle missioni che implicano forza e giudizio, distinguendo le funzioni degli angeli in base alla natura della loro azione.
“Michele è chiamato quando si tratta di compiere opere potenti: egli è il principe degli eserciti celesti.”
Gregorio fu anche promotore della diffusione liturgica del culto di San Michele, soprattutto nella Chiesa romana.
1.1.6.2 – San Tommaso d’Aquino e il ruolo degli angeli
Tommaso d’Aquino (1225–1274), nella sua Summa Theologiae (Prima Pars, q. 113), delinea la struttura gerarchica del mondo angelico. Gli angeli sono distinti in cori e ordini, e Michele è collocato tra i principati, ma ha una funzione superiore a causa della sua missione universale.
Secondo Tommaso:
• Gli angeli non hanno corpo, ma possono agire nel mondo fisico;
• San Michele è capo degli spiriti buoni, contrapposto a Lucifero, capo degli spiriti ribelli;
• È il custode della Chiesa, in quanto difensore della verità e della giustizia divine.
“Il nome ‘Michele’ significa ‘Chi è come Dio’, ed esprime perfettamente il compito dell’angelo che si oppone all’orgoglio del demonio.”
1.1.6.3 – Riflessioni nella teologia contemporanea
Nella teologia attuale, San Michele continua a rappresentare:
• Il modello dell’angelo fedele, che combatte il male non con le proprie forze, ma in nome di Dio;
• Il simbolo della lotta spirituale quotidiana, così come espresso da autori come Hans Urs von Balthasar e Joseph Ratzinger;
• Una figura attuale nella spiritualità postmoderna, che cerca un riferimento alla giustizia trascendente.
Il suo culto ha conosciuto un ritorno anche tra i laici, grazie al rinnovato interesse per la preghiera di Leone XIII, spesso recitata dopo la Messa in contesti tradizionalisti e comunità carismatiche.
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Immagini
1. Icona greco-bizantina di San Michele Arcangelo
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2. Icona di ispirazione medievale – San Michele con spada e bilancia
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Video
1. “Il significato teologico di San Michele”
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2. “Chi è San Michele per la Chiesa oggi?” – Testimonianze e riflessioni
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Fonti e riferimenti
Summa Theologiae, S. Tommaso d’Aquino, Prima Pars, Quaestiones 50–64, 108–113
De Civitate Dei, Sant’Agostino
Homiliae in Evangelia, San Gregorio Magno
Cathopedia – San Michele
Wikipedia – Michele (arcangelo)
Vatican.va – Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 325–336