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L'Arcangelo Michele nella tradizione cristiana: differenze tra le versioni

Da L'Arcangelo Virtuale.
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(Apocalisse 12,7)
(Apocalisse 12,7)


Giudice e pesatore delle anime
=== Giudice e pesatore delle anime ===
 
Michele è anche raffigurato come giudice escatologico che pesa le anime nel giorno del giudizio, spesso rappresentato con una bilancia. Questa funzione si basa su antiche credenze patristiche e tradizioni popolari.
Michele è anche raffigurato come giudice escatologico che pesa le anime nel giorno del giudizio, spesso rappresentato con una bilancia. Questa funzione si basa su antiche credenze patristiche e tradizioni popolari.


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Questa raffigurazione ha influenzato fortemente l’arte cristiana tra Medioevo e Rinascimento.
Questa raffigurazione ha influenzato fortemente l’arte cristiana tra Medioevo e Rinascimento.


Psicopompo e guida delle anime
=== Psicopompo e guida delle anime ===
 
Nella liturgia e nella tradizione popolare, Michele è spesso invocato come “accompagnatore delle anime”, un compito che svolge alla morte dei fedeli.
Nella liturgia e nella tradizione popolare, Michele è spesso invocato come “accompagnatore delle anime”, un compito che svolge alla morte dei fedeli.


La preghiera di Leone XIII, spesso recitata alla fine della Messa, implora l’intercessione di Michele contro le insidie del demonio, rafforzando il suo ruolo come difensore spirituale e intercessore.
La preghiera di Leone XIII, spesso recitata alla fine della Messa, implora l’intercessione di Michele contro le insidie del demonio, rafforzando il suo ruolo come difensore spirituale e intercessore.


Protettore della Chiesa e dei fedeli
=== Protettore della Chiesa e dei fedeli ===
 
Michele è da secoli considerato:
Michele è da secoli considerato:



Versione attuale delle 09:58, 11 giu 2025

1. Introduzione al Culto Micaelico

1.1 L’Arcangelo Michele nella tradizione cristiana

1.1.1 – Origine del nome e significato teologico

Etimologia e significato

Il nome Michele proviene dall’ebraico ???????? (Mîkh?’?l) ?ed è composto da tre elementi:

 • Mi – “Chi”

 • Ka – “come”

• El – “Dio”

La traduzione letterale è dunque:

“Chi è come Dio?”

Si tratta di una domanda retorica che implica una risposta implicita: nessuno è come Dio. Questo nome è, nella teologia cristiana, un’affermazione di umiltà e fedeltà a Dio ed è visto come la risposta divina all’orgoglio di Lucifero, che voleva elevarsi al di sopra del Creatore.

Secondo la tradizione, questo grido è stato pronunciato da Michele stesso quando sfidò l’angelo ribelle, diventando il difensore della gloria divina. Il nome, dunque, non solo identifica, ma definisce la sua missione: difendere la trascendenza e unicità di Dio contro ogni tentativo di usurpazione.

Significato teologico e spirituale

Nella teologia cristiana, il nome di Michele è associato a una serie di concetti profondi:

• Affermazione della sovranità divina: Michele non combatte per se stesso, ma per difendere la maestà di Dio.

• Umiltà angelica: il suo nome è in opposizione al peccato originale dell’orgoglio.

 • Difesa dell’ordine cosmico: è il garante dell’equilibrio tra bene e male nel disegno salvifico.

Michele incarna la figura del custode della verità e dell’alleato dell’uomo nelle prove spirituali, opponendosi al disordine e al caos introdotti dal peccato.

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• Icona bizantina con San Michele

• San Michele che sconfigge il drago – Guido Reni (1636)

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 • Video (1 min) – Chi è San Michele Arcangelo?

Guarda su YouTube

• Documentario completo (20 min) – La figura di San Michele nella storia e nella fede

https://www.youtube.com/watch?v=qaao7SAf_8I

Fonti e riferimenti

• Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 336, 350

• Jean Daniélou, Gli angeli e il loro ruolo nella Rivelazione, Jaca Book

• A. Vauchez, Enciclopedia dei Santi, Città Nuova

• Sito ufficiale della CEI – www.chiesacattolica.it

• Wikimedia Commons – immagini libere e di dominio pubblico

 1.1.2 – L’Arcangelo Michele nelle Scritture

Presenza nell’Antico Testamento

Libro di Daniele

Nel Libro di Daniele, Michele è menzionato come un potente protettore del popolo d’Israele:

• Daniele 10,13: "Ma il capo del regno di Persia mi ha resistito per ventuno giorni; però Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio aiuto."

• Daniele 10,21: "Nessuno mi aiuta in questo se non Michele, il vostro capo."

• Daniele 12,1: "In quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo." La Nuova Bussola Quotidiana

In questi versetti, Michele è descritto come un "gran principe" e "protettore" del popolo di Dio, evidenziando il suo ruolo di difensore contro le forze del male.

Presenza nel Nuovo Testamento

Lettera di Giuda

Nella Lettera di Giuda, Michele è coinvolto in una disputa con il diavolo:

• Giuda 1,9: "L'arcangelo Michele, quando disputava col diavolo per il corpo di Mosè, non osò lanciargli contro un'accusa ingiuriosa, ma disse: 'Ti sgridi il Signore!'"dentrosalerno.it

Questo episodio, sebbene breve, sottolinea l'autorità e l'umiltà di Michele, che si affida al giudizio divino piuttosto che pronunciare una condanna diretta.

Apocalisse di Giovanni

Nell'Apocalisse, Michele guida le forze celesti nella battaglia contro il drago:

Apocalisse 12,7-9: "Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago e i suoi angeli combattevano, ma non prevalsero e non ci fu più posto per loro in cielo."

Questo passaggio rappresenta la vittoria definitiva delle forze del bene, guidate da Michele, contro il male rappresentato dal drago, simbolo di Satana.

Presenza nei testi apocrifi

Nei testi apocrifi, Michele assume ruoli significativi:

 • Libro di Enoch (1 Enoch): Michele è descritto come uno dei quattro arcangeli principali, incaricato di legare gli angeli caduti e purificare la terra dalla corruzione.

• Apocalisse di Mosè: Michele è colui che insegna ad Adamo a coltivare la terra dopo la cacciata dal Paradiso.

• Vangelo di Bartolomeo: Michele porta a Dio la terra e l'acqua necessarie per creare Adamo.  

Questi testi, sebbene non canonici, offrono una visione più ampia del ruolo di Michele nella tradizione giudaico-cristiana.

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Fonti e riferimenti

• Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 336, 350

• Jean Daniélou, Gli angeli e il loro ruolo nella Rivelazione, Jaca Book

• A. Vauchez, Enciclopedia dei Santi, Città Nuova

• Sito ufficiale della CEI – www.chiesacattolica.it

• Wikipedia – Michele (arcangelo)Wikipedia, l'enciclopedia libera

1.1.3 – Ruolo e attributi dell’Arcangelo Michele

Arcangelo, principe e capo delle milizie celesti

Secondo la tradizione cristiana, San Michele è l’arcangelo per eccellenza, spesso identificato come capo delle schiere angeliche che combattono contro il male. Il termine arcangelo (dal greco archi- “principale” e angelos “messaggero”) sottolinea il suo rango elevato nella gerarchia celeste.

Nel Libro dell’Apocalisse (12,7-9), Michele guida gli angeli fedeli nella battaglia contro il drago (Satana), rappresentando la vittoria della verità sul male.

“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago…”

(Apocalisse 12,7)

Giudice e pesatore delle anime

Michele è anche raffigurato come giudice escatologico che pesa le anime nel giorno del giudizio, spesso rappresentato con una bilancia. Questa funzione si basa su antiche credenze patristiche e tradizioni popolari.

Nell’iconografia occidentale medievale, Michele è rappresentato con:

• una spada o lancia

• una bilancia per pesare i peccati

• il drago (Satana) sotto i piedi

Questa raffigurazione ha influenzato fortemente l’arte cristiana tra Medioevo e Rinascimento.

Psicopompo e guida delle anime

Nella liturgia e nella tradizione popolare, Michele è spesso invocato come “accompagnatore delle anime”, un compito che svolge alla morte dei fedeli.

La preghiera di Leone XIII, spesso recitata alla fine della Messa, implora l’intercessione di Michele contro le insidie del demonio, rafforzando il suo ruolo come difensore spirituale e intercessore.

Protettore della Chiesa e dei fedeli

Michele è da secoli considerato:

• Patrono della Chiesa universale (soprattutto dopo la riforma di Leone XIII)

• Protettore delle forze armate e dei corpi di polizia

 • Custode nelle malattie e nelle guerre spirituali

La sua figura si presta anche a una lettura spirituale e simbolica: è il guerriero interiore che ogni credente è chiamato ad incarnare nella lotta contro il male.

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• San Michele con spada e bilancia – iconografia classica

• San Michele che schiaccia il drago

 • Affresco medievale: psicostasia (pesatura dell’anima)

Video:

• San Michele Arcangelo - Catechesi con le Icone

Fonti e riferimenti

Catechismo della Chiesa Cattolica, § 336

Jean Daniélou, Gli angeli e il loro ruolo nella Rivelazione, Jaca Book

Enciclopedia dei Santi – A. Vauchez, Città Nuova

Leone XIII, Preghiera a San Michele Arcangelo (1886)

Wikipedia – Michele (arcangelo)

Vatican.va – Catechesi sugli angeli

 1.1.4 – Sviluppo storico del culto cristiano

Origini orientali del culto

Il culto di San Michele Arcangelo ha origini nell'Oriente cristiano. Una delle prime testimonianze risale al Michaelion, santuario costruito nel IV secolo da Costantino il Grande a Calcedonia, in Asia Minore. In questo luogo, Michele era venerato come guaritore, e il sito era associato a fonti d'acqua ritenute miracolose .

Nel corso dei secoli, il culto si diffuse in diverse regioni dell'Impero Bizantino, con chiese dedicate all'Arcangelo a Chonai, Germia, Brussa e Sidea. Iscrizioni e testimonianze archeologiche attestano la venerazione di Michele in queste aree fin dal VI secolo .

Diffusione in Occidente: Monte Sant'Angelo e la Linea Sacra

In Occidente, il culto di San Michele si affermò a partire dal V secolo. Secondo la tradizione, l'Arcangelo apparve al vescovo Lorenzo Maiorano nel 490 sul Monte Gargano, in Puglia, indicando una grotta da consacrare al culto cristiano. In quel luogo sorse il Santuario di San Michele Arcangelo, che divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio medievali .

Un aspetto affascinante del culto micaelico è la cosiddetta Linea Sacra di San Michele, un allineamento geografico che collega sette santuari dedicati all'Arcangelo, dalla Sacra di San Michele in Piemonte al Monte Carmelo in Israele. Questo allineamento, noto anche come "Linea del Drago", è stato interpretato come un percorso simbolico di fede e protezione .

Adozione del culto da parte dei Longobardi

Nel periodo altomedievale, il culto di San Michele fu adottato dai Longobardi, che lo associarono alle loro tradizioni guerriere. Considerato un protettore in battaglia, l'Arcangelo divenne il patrono delle milizie longobarde. In questo contesto, sorsero numerosi luoghi di culto, come la Sacra di San Michele in Val di Susa, fondata tra il 983 e il 987, che divenne un importante centro spirituale e culturale .

Consolidamento liturgico e devozione popolare

Nel VI secolo, il papa Gelasio I istituì la festa di San Michele il 29 settembre, data che commemorava la dedicazione di una chiesa a lui intitolata sulla Via Salaria a Roma.

Successivamente, la liturgia romana consolidò la venerazione dell'Arcangelo, includendolo nel Confiteor e in altre preghiere della Messa. Nel 1886, papa Leone XIII compose una preghiera a San Michele, da recitare al termine della Messa, per invocare la sua protezione contro le insidie del demonio .

Diffusione e sincretismi culturali

Il culto di San Michele si diffuse ampiamente in Europa, spesso sovrapponendosi a tradizioni preesistenti. In alcune regioni, l'Arcangelo fu associato a figure mitologiche come Ercole o Odino, assumendo caratteristiche di protettore e guerriero. Questa sincretizzazione facilitò l'integrazione del culto micaelico nelle culture locali, contribuendo alla sua diffusione e popolarità .

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• Statua di San Michele Arcangelo a Castel Sant'Angelo, Roma

• Santuario di San Michele Arcangelo (Monte Sant'Angelo, Gargano)

• Sacra di San Michele (Val di Susa, Piemonte)

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 • Documentario – “San Michele Arcangelo: il guerriero di Dio”  

Fonti e riferimenti

Sulle Orme di San Michele – Origini del culto

 Sacra di San Michele – Il culto

Wikipedia – San Michele Arcangelo

Altaterradilavoro.com – Il culto micaelico nell’Impero bizantino

Famiglia Cristiana – San Michele e la polizia

Evus.it – Da Ercole a San Michele

1.1.5 – Liturgia e calendario religioso

• Le feste di San Michele nella liturgia romana

• 29 settembre: festa dei santi arcangeli

• 8 maggio: apparizione sul Gargano

• Usi liturgici orientali (bizantini, copti, siriaci)

• Preghiere e invocazioni a San Michele (es. preghiera di Leone XIII)

Feste liturgiche principali

29 settembre – Festa dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele

Nel calendario liturgico cattolico, il 29 settembre si celebra la festa dei tre arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele. Questa data ricorda la dedicazione di una basilica romana a San Michele sulla via Salaria, avvenuta nel V secolo. In precedenza, ciascun arcangelo aveva una propria festa: Michele il 29 settembre, Gabriele il 24 marzo e Raffaele il 24 ottobre. La riforma liturgica del 1969 ha unificato le celebrazioni in un'unica festività.  

8 maggio – Festa dell'Apparizione di San Michele sul Monte Gargano

L'8 maggio si celebra la festa dell'Apparizione di San Michele, in ricordo della sua manifestazione al vescovo Lorenzo Maiorano nel 490 d.C. sul Monte Gargano, in Puglia. Questa ricorrenza è particolarmente sentita nel Santuario di Monte Sant'Angelo e in altre località italiane, dove si tengono celebrazioni liturgiche e processioni.  

San Michele nella liturgia cattolica

Messa tridentina (Vetus Ordo)

Nella liturgia tradizionale, San Michele è menzionato in diversi momenti:

• Nel Confiteor, come primo dei santi invocati dopo la Vergine Maria.

 • Nella preghiera di benedizione dell'incenso:

"Per intercessionem beati Michaelis Archangeli, stantis a dextris altaris incensi..."  

 • Nell'Offertorio della Messa dei defunti, dove si chiede a San Michele di accompagnare le anime in Paradiso.

Preghiera a San Michele di Leone XIII

Nel 1886, papa Leone XIII compose una preghiera a San Michele, da recitare al termine della Messa:

"San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia..."  

Questa preghiera fu obbligatoria fino al 1965 e, sebbene non più prescritta, è ancora recitata da molti fedeli.  

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• Santuario di San Michele Arcangelo (Monte Sant'Angelo, Gargano)

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• La Linea Sacra di San Michele – Misteri e leggende

Fonti e riferimenti

Cathopedia – San Michele ArcangeloCathopedia

Wikipedia – Michele (arcangelo)

Veritatemincaritate – Festa dell'Apparizione di San MicheleVeritatemincaritate+1Wikipedia, l'enciclopedia libera+1

Aleteia – San Michele nella liturgia cristianaAleteia.org – Italiano

 1.1.6 – San Michele nella tradizione teologica e patristica

1.1.6.1 – Visioni dei Padri della Chiesa

Sant’Agostino d’Ippona (354–430)

Agostino, nel suo capolavoro De Civitate Dei, fa spesso riferimento alla lotta tra la città di Dio e quella degli uomini. In tale lotta, gli angeli buoni, e in particolare San Michele, svolgono il ruolo di custodi dell’ordine divino e difensori contro l’orgoglio e la ribellione.

“Chi è come Dio?” non è solo un nome, ma un principio che guida l’essere angelico verso la fedeltà assoluta.

San Gregorio Magno (ca. 540–604)

Gregorio Magno, nella sua Omelia sui Vangeli (Homiliae in Evangelia, II, 34), attribuisce a Michele un ruolo specifico nelle missioni che implicano forza e giudizio, distinguendo le funzioni degli angeli in base alla natura della loro azione.

“Michele è chiamato quando si tratta di compiere opere potenti: egli è il principe degli eserciti celesti.”

Gregorio fu anche promotore della diffusione liturgica del culto di San Michele, soprattutto nella Chiesa romana.

1.1.6.2 – San Tommaso d’Aquino e il ruolo degli angeli

Tommaso d’Aquino (1225–1274), nella sua Summa Theologiae (Prima Pars, q. 113), delinea la struttura gerarchica del mondo angelico. Gli angeli sono distinti in cori e ordini, e Michele è collocato tra i principati, ma ha una funzione superiore a causa della sua missione universale.

Secondo Tommaso:

• Gli angeli non hanno corpo, ma possono agire nel mondo fisico;

• San Michele è capo degli spiriti buoni, contrapposto a Lucifero, capo degli spiriti ribelli;

• È il custode della Chiesa, in quanto difensore della verità e della giustizia divine.

“Il nome ‘Michele’ significa ‘Chi è come Dio’, ed esprime perfettamente il compito dell’angelo che si oppone all’orgoglio del demonio.”

1.1.6.3 – Riflessioni nella teologia contemporanea

Nella teologia attuale, San Michele continua a rappresentare:

 • Il modello dell’angelo fedele, che combatte il male non con le proprie forze, ma in nome di Dio;

• Il simbolo della lotta spirituale quotidiana, così come espresso da autori come Hans Urs von Balthasar e Joseph Ratzinger;

• Una figura attuale nella spiritualità postmoderna, che cerca un riferimento alla giustizia trascendente.

Il suo culto ha conosciuto un ritorno anche tra i laici, grazie al rinnovato interesse per la preghiera di Leone XIII, spesso recitata dopo la Messa in contesti tradizionalisti e comunità carismatiche.

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Icona greco-bizantina di San Michele Arcangelo

• Icona di ispirazione medievale – San Michele con spada e bilancia

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• “Chi è San Michele per la Chiesa oggi?” – Testimonianze e riflessioni

Fonti e riferimenti

Summa Theologiae, S. Tommaso d’Aquino, Prima Pars, Quaestiones 50–64, 108–113

De Civitate Dei, Sant’Agostino

Homiliae in Evangelia, San Gregorio Magno

Cathopedia – San Michele

Wikipedia – Michele (arcangelo)

Vatican.va – Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 325–336

1.1.7 – Impatto culturale e spirituale

1.1.7.1 – San Michele come modello di giustizia, forza e obbedienza

San Michele Arcangelo ha assunto nel corso della storia un ruolo di modello ideale di virtù spirituali. È l'angelo che si distingue per:

• Giustizia: difensore del bene, garante dell’ordine divino;

• Forza: guida le milizie celesti in battaglia, come nel celebre passo dell’Apocalisse (12,7-9);

• Obbedienza: non agisce in nome proprio, ma per volontà di Dio.

Questo insieme di qualità ha reso l’Arcangelo un simbolo di riferimento non solo nella teologia, ma anche nella formazione etica e spirituale del cristiano, specialmente in epoche segnate da guerre, tensioni religiose e bisogno di protezione spirituale.

“Chi è come Dio?” non è solo un nome, ma un principio: l’umiltà assoluta davanti alla giustizia divina.

1.1.7.2 – Simbolo della lotta interiore contro il male

San Michele è spesso interpretato, anche nella spiritualità personale, come emblema della battaglia interiore. L’iconografia con la spada fiammeggiante e il drago sotto i piedi rappresenta:

• La lotta contro le passioni disordinate;

• Il combattimento spirituale contro le tentazioni;

• La resistenza al peccato e al male morale.

Padri della Chiesa e maestri spirituali come San Bernardo di Chiaravalle e Ignazio di Loyola hanno indicato Michele come modello per il cristiano chiamato a discernere e resistere alle suggestioni del nemico.

Nelle comunità carismatiche moderne, l’Arcangelo è spesso invocato durante momenti di preghiera per la liberazione spirituale.

1.1.7.3 – La figura dell’Arcangelo nella spiritualità monastica e cavalleresca

Durante il Medioevo, la figura di San Michele si lega profondamente a due archetipi:

• Il monaco guerriero, custode della verità e della preghiera, che lotta per la purezza spirituale;

• Il cavaliere cristiano, che difende la fede con la spada e lo spirito.

Luoghi come la Sacra di San Michele e il Mont-Saint-Michel non sono solo mete di pellegrinaggio, ma anche simboli della milizia spirituale, dove la fede e la disciplina convivono.

L’Ordine cavalleresco di San Michele, fondato da Luigi XI di Francia nel 1469, è una manifestazione diretta di questa simbologia: l’Arcangelo come guida morale, patrono delle virtù eroiche e militari.

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• San Michele con la spada e il drago – pittura rinascimentale

• Miniatura medievale: San Michele come cavaliere spirituale

• Mont-Saint-Michel – Luogo simbolico del combattimento spirituale

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• San Michele e la lotta contro il male

Fonti e riferimenti

 Summa Theologiae, S. Tommaso d’Aquino – Parte I, q. 113

De Civitate Dei, Sant’Agostino

Catechismo della Chiesa Cattolica, §§ 325–336

Wikipedia – Mont-Saint-Michel

Cathopedia – Culto di San Michele

Vatican.va – Catechesi su San Michele

1.1.8 – Aspetti iconografici nella tradizione cristiana

San Michele Arcangelo è tradizionalmente rappresentato con una serie di attributi simbolici:

• Spada o lancia: simbolo della lotta contro il male, spesso raffigurato mentre sconfigge Satana sotto forma di drago o serpente .

Bilancia: utilizzata per pesare le anime durante il Giudizio Universale, rappresenta la giustizia divina .

• Armatura: indica la sua natura di guerriero celeste, principe delle milizie angeliche .

1.1.8.2 – Evoluzione stilistica da Oriente a Occidente

L'iconografia di San Michele ha subito un'evoluzione significativa nel passaggio dall'Oriente all'Occidente:

• Oriente (tradizione bizantina): San Michele è spesso raffigurato in abiti da dignitario di corte, con il "loron" e una veste imperiale, sottolineando la sua autorità celeste .  

• Occidente: la rappresentazione si concentra sull'aspetto militare, con armatura, spada e bilancia, enfatizzando il ruolo di difensore contro il male .

1.1.8.3 – Differenze tra l’iconografia cattolica, ortodossa e anglicana

Le tradizioni cristiane presentano variazioni nell'iconografia di San Michele:

• Cattolica: predilige l'immagine del guerriero che sconfigge il demonio, con spada e bilancia, spesso in scene del Giudizio Universale.  

• Ortodossa: rappresenta San Michele in abiti liturgici, con bastone e globo, enfatizzando la sua funzione di messaggero e guida spirituale.

• Anglicana: le raffigurazioni sono meno frequenti e spesso influenzate dall'arte cattolica, mantenendo l'immagine del guerriero celeste.

1.1.8.4 – Opere d’arte celebri raffiguranti San Michele

Alcune delle più note rappresentazioni artistiche di San Michele includono:

• "San Michele Arcangelo sconfigge Satana" di Guido Reni (1635): conservato nella chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini a Roma, è una delle opere più celebri dell'artista .

• "San Michele Arcangelo e storie della sua leggenda" di Coppo di Marcovaldo (1250- 1260): tavola conservata nel Museo Giuliano Ghelli, rappresenta una delle più importanti testimonianze della pittura fiorentina del Duecento .

• Trittico di Defendente Ferrari (circa 1520): conservato alla Sacra di San Michele, raffigura l'Arcangelo in diverse scene religiose .

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Immagini – Opere d’arte celebri e iconografia

• Guido Reni – San Michele che sconfigge Satana (1636), Roma

• Coppo di Marcovaldo – San Michele Arcangelo e storie della sua leggenda (XIII sec.)

• Defendente Ferrari – Trittico di San Michele (ca. 1520), Sacra di San Michele

• Miniatura medievale – Michele pesa le anime (Giudizio Universale)

• Icona bizantina di San Michele (XV sec.) – Grecia

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• Statua barocca di San Michele Arcangelo – Castel Sant’Angelo, Roma

Video – Approfondimenti iconografici e culturali

• “San Michele, il guerriero di Dio”

• "L’iconografia di San Michele tra Oriente e Occidente"

• “San Michele nelle miniature medievali”

• “Icone bizantine di San Michele”

Fonti e riferimenti

 Wikipedia – Michele (arcangelo)

Cathopedia – Arcangelo MicheleCathopedia

About Art Online – San Michele arcangelo tra apparizioni, leggende, iconografia e culto About Art Online

Sacra di San Michele – Opere d’artesacradisanmichele.com

Wikipedia – San Michele Arcangelo e storie della sua leggendaWikipedia, l'enciclopedia libera+1

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